148 rame gli appetiti, come elettori e principali di tutta la Germania , oltre che sono gravati per l'occupazione, che fece Cesare del vescovato di Trajetlo, stato vicino a loro, e pregiudiciale. Questi mò, perchè Cesare ha mostrato voler ancora il ducato di Gheldria , ( il quale stato se fosse in mano di Cesare molti temerianodi tutti gli stati loro ) hanno fatto una confederazione secreta fra tutti loro elettori ad Rhenum ad defensionem del delto duca di Gheldria. Del duca di Cleves non accade dir molte parole, perocché ad ognuno è manifesto, che volendolo Cesare scacciare del ducato di Gheldria , gli è necessariamente nemico. Anche il duca di Virtem-bergh , essendo egli stato scacciato da Cesure , e dato il suo ducatoal rede'Romani,e privatolo ancora de’figliuoli, e avendo egli tolto 1’ armi in mano per ricuperarlo contro il re de’Romani, è fatto loro inimico capitale. Al medesimo termine è il langravio d'Assia, il qual fu capitano di quell’ esercito, e ruppe quello del re de'Ro-mani, oltre ch’egli si reputa essere offeso per avere avuto dalla camera imperiale una sentenza contraria d’uno stato, che appartiene al signor di Nassau, alla quale Cesare allora volea dare esecuzione prò ut de juretene-batur. Enrico brunsvicense è di modo cesareo, eli’è suo capitano in tutti i suoi negozi. Dei principi di Po-merania ed altri, per non %ssere i medesimi di molta estimazione, non si tien molto conto; pur sono luterani. Ora è da vedere come il re de’Romani è disposto verso il pontefice. Potrei dire, ch’egli ha e con lui e con tutti gl’altri principi il medesimo animo che ha Cesure; perocché Cesare è il cuore, e il re è lo spirito, che spira quanto vuole il cuore. Pur dirò che il re è mollo osservante di sua santità, per esser il principe religiosissi-