ducati, venti mila in Ispagna per il suo duario, venti mila in Savoja pure per il suo duario nel contado dj Bressa, dei quale è governatore il maggiordomo maggiore di Cesare, come di sopra dissi. Ha poi la contea di Borgogna dalale da Cesare, dalla quale ha dieci inda ducati, e la terra di Malines in Fiandra le è stata data a godere in VJla sua. Costei è riputata d’animo favorevole alle cose di Francia. E con ciò, serenissimo principe , sono venuto alla fine delle tre parti, le quali proposi nel principio del mio parlare alla serenità vostra. Giunse poi il fine delli due mesi, che fu il termine deputatomi per vostra celsitudine di stare col cla-rlssimo messer Andrea Navagero , successor mio; e il clarissimo messer Lorenzo de’Priuli mio collega, ed io prendemmo licenza dalla cesarea maestà , e da quelli altri signori, li quali si trovavano in corte, e cosi partimmo, lasciato il clarissimo messer Andrea Navagero, il quale oltre la singoiar dottrina sua, per la quale è celebre e in Italia , e fuor d’Italia, ha tanta prudenza, e desterità, cbe del servir suo questo eccellentissimo stato, non solo in questa legazione, ma in ogni altro carico tanto si può prometter della persona sua , quanto d’ogni altro ‘ . Anche il suo segretario, Zuannet Negro , è in verità molto diligente , ed affezionatissimo 1 II voto del Contarmi nou potè compiersi, perché il Navagero venne appunto a morire nel tempo di questa legazione in Francia, dove il Nava-*eio era passato per talune differenze insorte alla corte cesarea. Mandò «gli la descrizione del suo viaggio ad un suo amico a Venezia, descrizione tampata già fra le sue opere, ed ora riprodotta dal Tommaseo, per la parte he risguarda la Francia; ma è questa una pura descrizione geografica, e tuu una relazione diplomatica, per il che da noi non viene riprodotta in jHuesta Raccolta. Voi. IV. 5