45G stà sia per dimostrarsi della medesima volontà della quale nelle trattazioni precedenti si è dimostrata , cioè che volendo il re di Spagna devenire a restituzione, il medesimo farà sua maestà cristianissima, ma che se quella maestà vorrà ritenere, similmente anco lei si contenterà di tener quello che ha in mano. Onde le tregue potrebbono seguire così che T una parte e l’altra tenesse quello che possiede, ovvero da ambe le parti si restituisse quello che dopo la rotta della tregua è stato usurpato, che è dalla parte del re di Francia in Piemonte Valenza, Voghera e Gherasco, e dalla parte del re di Spagna S. Quintino, Castelletto e Ham in Piccardia. Ma se il re di Francia facesse li forti che già sono disegnati a quelle frontiere, potrebbe anche essere che questa maestà si rendesse difficile a contraccambiare con le dette piazze di Piemonte, essendo massime Valenza di grandissima importanza per li disegni che ha sua maestà sopra lo stato di Milano , al quale senza dubbio sono indirizzati la massima parte de’suoi pensieri , e forse più facilmente potrebbe condiscendere a restituire alcuna delle piazze prese innanzi la tregua nel paese di Lucemburgo ovvero di Lorena. Ma Metz è tanto stimata da sua maestà che non è quasi credibile che si riducesse a darla , e però facil modo sarebbe che ciascuno tenesse quello che possiede, e si ritornasse nelle stesse tregue che erano per innanzi. Ma si pressente che il re di Spagna difficilmente consentirà a tregue per il bisogno ch’egli ha di andare in Spagna, temendo che dopo la partita sua con ogni occasione il re di Francia non la rompesse, e però più volentieri deverrebbe alla pace. E la causa del bisogno suo di andare in Spagna è per tener le corti, dalle quali