337 bili. Ma non essendosi il re finora mostrato, o fatto vedere con la persoua in alcuna impresa di guerra , per liberarsi da quella opinione che si ha di lui, che sia timido e ignaro , quelli che lo difendono dicono che ciò non è proceduto dalla risoluzione sua, e dal non essersene curato, che anzi l’ha molle volte procuralo, ma dall’imperatore, dalla volontà del quale niun allro figliuolo è stato, nè potrà esser mai tanto obbediente. Il quale imperatore avendolo figliuolo unico, e non si promettendo della complessione sua quello, che nè anco adesso, per dire il vero, si può con gl*indizj che ha dato ripromettere, non solo perchè sia naturalmente debole , e persona di poco o niun esercizio, ma per essere spessissimo sottoposto alli dolori colici,che con maggior furia ogni di più lo travagliano, però non voleva l’imperatore esponerlo a quelle fatiche, nè a quelli pericoli. Oltrachè l’averlo cavalo di Spagna per tenerselo appresso di sè, e fargli in compagnia sua veder le guerre, male lo comportava il governo di quei regni , che, come ognuno sa, non possono stare senza la presenza di un principe, per non considerare in ciò li rispetti della spesa ed altri. Ma ora che è padron lui, e che dipende dalla sua volontà, presto si vedrà ciò che farà , non potendosi dubitare per le provvisioni ed apparati che già si veggono in essere, che non sia , si come è voce , per uscir quest’anno in campagna. Il che, ancorché segua, potrei dire che sarà più presto per necessità, che per volontà, perchè da ottimo luogo io so ch’egli di natura aborrisce la guerra, ancorché per altro v’inclinasse per farla e andarvi in persona ; nè mai vi si ridurrà se non per necessità, sì come egli tiene esser questa di disingannare il mondo, e particolarmente li Voi. 1J\ 22