— 44 — «•so re ito comandato da Churscid pascià. Assediato a Jani-na, All di Tcpeleni vi fu ucciso a tradimento.10 Senza parlare di altre rivolte organizzate negli anni successivi sotto la guida di arditi capi, specialmente fra i Mir-diti, è doveroso ricordare — per il lealismo albanese — che nei momenti di difficoltà internazionali della Sublime Porta essi portarono il loro generoso contributo all'esercito turco; come ad esempio nella guerra di Crimea del r856, e nella guerra russo-turca del 1877-78. • • • Il movimento delle nazionalità balcaniche nel secolo XIX, mentre si andava delineando l'indipendenza della Serbia, del Montenegro e della Grecia, prese salda consistenza nell'animo degli Albanesi; poiché essi compresero che per non divenire un bottino da spartirsi fra i nuovi Stati confinanti, vincitori della Sublime Porta, occorreva unirsi saldamente ed essere guidati da un ideale comune. Ecco dunque sorgere da questo bisogno la seconda Le gìi .-libanese capeggiati! da Elias pascià. Aladro Castriota bey. e Hib Doda, in nome della «piale fu presentato un memorandum al Capo del Governo britannico, Disraeli, perché fosse rispettata I" indipendenza degli Albanesi, i quali si estendevano compalli per razza, per tradizioni, per lingua, dalle sponde della tìoiana fino alle porle di Janina. Ma il disperato appello restò lettera m«»rta.u Il Congresso «li Berlino (1878) arbitrariamente aveva smembrata l'Albania, assegnandone pane al Montenegro, parte alla Serbia ed alla Grecia, senza per» c»t-tenere che le divisioni «Ielle Cancellerie europee potessero mai venire applk'ate, per l*en»i«'a resistenza delle tribù albanesi. Di conseguenza le sorti delPAIbania to. Cfr. Istm io res au sn w w P.um* ivmvAJ»xjui. *. iti.). il. Cfr. F< J.mowom : IKmnin - Siena mojrma (in - Enei-rlappdu italiana >■).