4i5 quanta, e gli altri iti proporzione;ed il generale di questa cavalleria è il duca d’Auinale con franchi seicento al mese di provvisione. Le compagnie d’infanteria sono in condotta da fanti cento cinquanta fino in trecento l’una, ma in essere sono, per il meno, un dieci per cento manco. Li pagamenti delli fanti sono da franchi cento, e la metà il luogotenente, oltre una paga per ciascuno; e monta la spesa di una compagnia di fanti per un mese, circa franchi due mila cinquecento. Nel regno, sebbene non vi è milizia alcuna ordinaria di fanteria, però si può dire che ornai sua maestà se ne può servire di quanta somma gli piace, essendo continuate tanto tempo le guerre, nelle quali sua maestà si è servita più delle sue genti che già non si soleva. Fece bene già il re Francesco ordinanza di sette legioni di fanti a sei mila per legione, ma dopo, per molti rispetti , non gli parve che continuassero. In tutte le fortezze si tengono per guardia genti francese , onde quando sua maestà vuol fare eserciti, cavandone una parte per metterle in campagna, ha sempre gente veterana; ma li migliori sono li Guasconi delli quali se ne possono fare più di venti mila. Ha sua maestà molti capitani francesi, delli quali, per il valore che hanno dimostrato sulle guerre, la se ne può servire nelle sue occorrenze; ma ne ha cinque principali, a ciascun dei quali potria dar carico di capitano generale di un esercito, e sono il re di Navarra , il duca di Guisa, il duca di Nevers, il maresciallo di Brissac, ed il signor di Terme, e tre altri, ma sono prigioni, cioè il contestabile, il maresciallo dì S. Andrea, e l’ammiraglio.