ao6 luomini possono essere da venti in trenta; poi ed essi ed altri di fuora via son (atti gentiluomini della casa; li quali hanno due terzi di scudo al dì, e sono intorno a trecento, tenuti a servir con arme e cavalli in ogni occasione come allo stato loro si conviene. Tra questi, secondo il merito loro, s’eleggono quelli che chiamano della bocca, e sono intorno a cinquanta, con provvisione d’uno scudo al dì per uno: i quali oltre al servizio d’arme e cavalli come gli altri, servono al mangiare dell'imperatore di coppiero, trinciante,panattiero, credenziere,e a portar le vivande dalla cucina. Ha poi sua maestà trentasei gentiluomini della camera sua, alli quali non si dà più d’uno scudo al dì di provvisione; e questi per il più sono principi, o di parentado di principi; non fanno servizio alcuno, ma le cose che bisognano per la camera tutte sono eseguite per sei o vero otto ministri inferiori di camera. Capo di tutti questi è il gran ciamberlano, il qual luogo ora vaca, ma v’è uno vicegerente che essi chiamano¿0-melier ducorps, il quale dorme nella camera dell’imperatore; è cavalier dell’ordine del tosone, e ha mille scudi il mese da spendere, computando le utilità tutte che cava dall’imperatore, e di questi è tenuto fare una tavola ordinaria ai gentiluomini della camera dell’imperatore. Con altrettanto appresso, pure a spese di sua maestà, tiene la tavola dei gentiluomini della bocca e di qualcun altro della casa,e perchè li detti maggiordomi 11011 hanno spesa alcuna da fare se non per sè stessi, non son loro deputati se non circa mille scudi di provvisione ordinaria. A questi maggiordomi è superiore il duca d’Alva, il quale è maggiordomo maggiore, e capitano generale di sua maestà, il quale è padrone di tutta la corte, e ha la provvisione ordinaria di dodici mila scuil>>