217 Sua altezza si trova ora in ventiquattr’anni, di complessione delicatissima e di statura mediocre; nella faccia rassomiglia assai il padre e nel mento; non mangia mai pesce, nè altra cosa che non sia di buon nutrimento; non è molto forte di corpo; pur da poi che è stato in Fiandra esercitato negli esercizj di quei signori borgognoni, è fatto assai conveniente cavaliere. Mostra d’esser liberale, ma ci va di sorte a questa liberalità, che si può far pronostico che presto se n'abbia da stancare. Rarissime volte va fuora in compagnia; ma ha piacere di starsi in camera con quattro o sei favoriti a ragionar di cose private; e se tal volta l’imperatore lo manda a chiamare, si scusa per godere la sua solila quiete. Veste sontuosamente e ornatamente con grande attillatura. Ha piacere estremamente d’esser riverito, e mantiene con ognuno, e sia qual esser si voglia, maggiore sussiego del padre; di modo che fuori che gli Spagnuoli, gli altri suoi sudditi non restano contenti di questa cosa; e in fatti hanno ragione grande, essendo usati con il padre che sa eccellentissimamente accomodarsi con diversi costumi ad ogni sorte di gente; e par chela natura l’abbia fatto atto con la familiarità e domestichezza a gratificare i Fiam-menghi e i Borgognoni,con l’ingegno e prudenza gli Italiani, con la reputazione e severità gli Spagnoli; onde vedendo ora il suo figliuolo altramente, sentono non piccolo dispiacere di questo cambio. Nelle cose d’importanza, facendolo andare l’imperatore ogni giorno due o tre ore nella sua camera, parte in consiglio e parte per ammaestrarlo da solo a solo, dicesi che finora ha fatto profitto assai, e dà speranza di procedere più oltre. Ma hi grandezza di suo padre, e Tesser nato grande, e non aver fin qui provato travaglio alcuno, non lo farà mai