i8o buone parole, che io ho (letto avere ricevute nel mio andarvi; le quali avendo io scritte ben due fiate all’eccel-leuze vostre, sarebbe un attediarle il replicargliele. Ma nell’ultimo ritirarmi, la serenissima regina mi fermò pregandomi a raccomandare in nome suo alla serenità vostra il capitano Niccolò Lasco da Vicenza, e con molta istanza, e fu il medesimo del quale la mattina seguente il siguor contestabile mi mandò una polizza da parte del re. Che avendo io poi a Torino inteso la serenità vostra avergli satisfatto, la posso accertare che ad ambe loro maestà avrà fatto grandissimo piacere. Dell’ animo di sua maestà cristianissima, principe serenissimo, umanissimo e sapientissimo consiglio, verso alli principi del mondo, dirò solamente di quelli che al presente sono in considerazione, che degli altri il tempo non mi ha servito ad informarmi; e principierò dall’Inghilterra e Scozia molto importanti. E per dir quello che molte fiate ho inteso e veduto, li Francesi naturalmente temono gl’ Inglesi; e l’eccellenze vostre si devono ricordare che quando le fecero la pace (i5i3) col re Luigi (XII), per virtù della quale doveva venir in Italia alla recuperazione del suo stato di Milano, e che per sollecitarlo vollero che mio padre buona memoria, uscito finalmente di prigione, ove per il servizio suo stette quattro anni continui serrato in una torre 1, che in questo viaggio mi è occorso vedere, non potè mai indurre nè lui, nè il re Francesco se prima non ebbe Francia pace coll’ Inghilterra; la quale subito avuta il re Francesco si dispose a venir etiam contra gli ultimi » Forse per un caso analogo a quello di Andrea Gritti, intorno il quale vedi'Paruta L. i.