200 spesa di mare, come navi, armate, ed altre, cento mila ducati; donativi e remunerazioni alla sua corte e altri vassalli e fuoruscili affezionati, cento mila ducati;dazj impegnati alle comunità, che gli hanno sborsato il danaro, ducati quattrocento mila; talché da questi paesi non avanzano duecento mila ducati Tanno. Di modo che con l’estrema pace, con ogni diligenza e parsimonia, battute le spese ordinarie, di sette milioni di ducati l’imperatore non avanza appena da pagare i suoi assegnamenti ordina rj. Non dico già per questo che quando egli volesse fare una gagliarda guerra gli mancasse il modo di farla, perchè avendo molti paesi e molti sudditi, troverebbe sempre il modo, o con nuove gravezze o con obbligar T entrate, di trovar gran somma di danari; ma perchè ei desidera vedersi una volta spegnato, e poter lasciar ogni cosa libera al figliuolo, non essendo astretto più che tanto, al presente si giudica che non sia per far guerra se non forzato e provocato da qualche nuova occasione e necessità : al che concorre T indisposizione della persona sua, la servitù che contra sua voglia gli conviene aver con li capitani e soldati in caso di guerra, e la spesa estrema che gli convien fare quando la fa ; che ad aver venticinquemila fanti in arme, e quattromila cavalli, che pure è poca cosa , gli bisogna spendere dugento mila scudi il mese; e ha all re molestie e incomodità e pericoli, che tutti sono contrarj alla natura sua: e sebben sua maestà sia così eccellentissimo capitano in guerra, e padrone naturale della miglior fanteria , cavalleria, e capitani d'Italia, e accompagnato da una fortuna cosi prospera come ha avuto sempre,nondimeno fugge quanto più può la guerra, e cerca con il