280 ad ognuno, quantunque minimo, egli gli fa grazia di parlargli. Non meno è lodevole la modestia della serenissima regina *, la quale è giovane d’anni trentacinque, ma non molto bella. Ha gli occhi grossi, e le labbra alle, e ras-sembra suo avo, che fu papa Leone. Ama il re suo ma-rilo quanto imaginar si possa. Yeste abiti gravi e modestissimi : è cattolica , e molto religiosa ; e quando il re si ritrova in campo, ella si veste di negro e lugubre, e altresì tutta la corte sua , ed esorta ciascheduno a fare devotissime orazioni, pregando il nostro signore Dio per la felicità e prosperità del re assente. Di questa serenissima regina ha sua maestà cristianissima tre figliuoli. E il primo, detto il delfino, d’anni diecij di bel volto e di corpo ben proporzionato, e dimostra onorati costumi: ma di natura è misero e non molto amatore di lettere; il che dispiace assai a sua maestà. Però ha costituiti alla sua creanza precettori eccellentissimi, li quali principalmente l’ammaestrano a non negar mai cosa alcuna che gli sia richiesta, a fine che con lungo e maggior uso si avvezzi alla liberalità e maestà reale: ma con tutto ciò pare che malagevolmente le eseguisca. Gli fu data per moglie la regina di Scozia 1, che già altre fiate fu condotta in Francia, la qual è bellissima, e di maniere tanto costumata, che porge maraviglia a chiunque considera le qualità sue.E anco il delfino molto se ne contenta, e prende gran piacere nel ragionare e ritrovarsi con esso lei. Per le sue spese gli sono assegnati ducali cinquantamila all’anno. Il secondogenito poscia, il qual è duca d’Orliens, * Caterina dc’Medici. a IV!aria Stuarda.