35o d’un infimo paesano di Wallia. Ter via di donne adunque, cosi dal lato paterno come dal materno, viene il cardinale ad essere parente e zio della regina, secondo cugino cioè dal padre, dal quale quanto nelli primi anni fu, per la molta speranza che dava di sè, stimato e tenuto caro, ed intertenuto negli studj di Parigi e di Padova, con pubblica provvisione, tanto, dappoi che il re entrò nell’umore del divorzio, non avendo il cardinale, che allora si chiamava il signor Rinaldo, voluto adularlo, nè consentire alle sue voglie, fu perseguitato, con essergli per rispetto suo, dopo fatto cardinale, oltra il fratello maggiore, poco dopo anco stata decapitata la madre, donna di sessanta e più anni, di vita esemplarissima, dalla quale fu allevata la regina presente. Onde fin da principio che il resi sdegnò con lui, gli convenne eleggersi esilio volontario, che per spazio di ventisei anni ha durato fino ad ora. E al presente il cardinale in cinquantasette anni, sopra il quale, così nello spirituale come uel temporale , riposa tutto il peso ed il governo del regno; nello spirituale, come legato apostolico ed a lettere, ed oltre la legazione come arcivescovo di Canterbury e primate del regno ; nel temporale come consigliere supremo. E certo in tutti due i caratteri non ha punto ingannato, nè inganna l’espettazione che si aveva della sua integrità e sincerità, e del suo gran valore; onde si vede manifestamente la causa, perchè gli fosse tolto il pontificato al quale fu così vicino avendolo Dio riservato alla riduzione di quel regno all’obbedienza * Nella morte di Paolo III, nel i54g> fu tenulo generalmente clic Polo avesse a succedergli nella sedia pontificia.