344 . loro, con l’ajuto, se lor pare, degli altri consiglieri e ministri, con approbare e ri probare quello che essi ap-probano o disapprobano, sapendo che non fanno cosa che possa essere di pregiudizio a lui, o alle cose sue. Con il qual procedere è venuto ad acquistarsi con tutti quelli della corte, e con li grandi specialmente, tanto maggior grazia, quanto che non avendo alterato cosa alcuna dello stile e forma del governo, non essendo uscito un pelo della capitolazione del matrimonio, ha in tutto tolta via quella paura, che da principio fu grandissima, ch’egli non volesse con l’imperio e con la potenza, poi che vi avea posto il piede, disponere e comandare delle cose a modo suo, levando ed introducendo nel governo quelli che gli fosse parso, o forestieri o altri. E quello che l’ha ancor messo in maggior grazia è, che non solo ha studiosamente negletti molli utili e molte cose dovute alla persona sua, ma, nel tempo che vi è stato ( per mostrare che non vi era venuto nè per ambizione di esser re, abbandonando lui tanti regni, nè per bisogno di valersi del loro regno, troppo ben conoscendo lo stato e l’impotenza della regina ), s’è sempre fatte le spese a sè ed a tulli i suoi, fino nelle cose minime, del suo, con quello che di Fiandra e di Spagna gli era provvisto; avendo per questa via dato un tal utile al regno, che già molli anni non ha ricevuto il pari, facendosi conto che quello che può aver speso lui, e li suoi, insieme con gli altri forestieri capitati li per rispetto suo in poco più di un anno, abbia importalo meglio di un milione d’oro, tutto rimasto nell’isola. A queste cose si aggiunge che .sin dal principio, quando egli venne nel regno sotto specie di gratitudine e di liberalità, parendogli oifizio di principe grato e benefico il riconoscere alcuni di quelli