3g i nel suo parere gli altri: che poi o buona o ria che nasca la sentenza , è inviolabilmente eseguita senza sorte d'eccezione. Però in questo sì fatto giudizio è un avvertimento, che essendo V accusato un barone di parlamento fa bisogno che li dodici che lo giudicano siano medesi- ' mamente baroni di parlamento; ed è questo un privilegio che hanno li gran signori sopra gli altri che sono di più bassa condizione. E tanta in quel regno la riputazione e l’osservanza della giustizia, che se uno, per principe che sia, sarà chiamato dalla corte per un semplice cameriere, non vi metterà sorte di difficoltà e anderà seco , e caso che si ricusi d’andarvi o che faccia alcuna difficoltà di parole odi forza, si levano tutte le strade in armi e lo seguono fintantoché l’abbiano prigione, e di poca qualità che fosse il negozio subito diventa criminale. Così sono obbligati di fare sotto gravi pene tutti gli uomini delle strade; e tanto è in ciò nota la consuetudine, che qualsivoglia chiamato dalla corte non fa replica e segue il cameriere subito, seguendo in questa parte il costume de’Turchi. Tutte le leggi e statuti di quel regno si fanno per pubblico parlamento, e dopo si confermano dal re. Questo parlamento è una convocazione di gente del regno universale, eletta o dai distretti, o dalle città, o dai borghi. I distretti sono trentanove, le città ventiquattro e i borghi centotrentasei. Quando adunque il re chiama il parlamento , l’intima per tempo di quaranta giorni, e lo fa intendere ai governatori dei distretti, quali chiamano visconti , alle comunità delle città e similmente alli borghi, le quali comunità poi per sé stesse si riducono a far l’elezione di due uomini per ciascuna dei migliori, cioè li distretti di due cavalieri, le città di due