277 (1*01*0 in tempo di pace. Ma seavviene occasione di guerra, essendo i popoli obbedienlissimi, e per la gran riverenza che hanno al suo re, e per 1’abondanza e fertilità del regno, volentieri danno quanti danari vuole sua maestà cristianissima. Questa è l’entrata che cava il re del suo stato: ora dirò della spesa. Ha dunque da sapere vostra serenità, che in tempo di pace è tale che, poi che s’è sodisfatto all’ordinario, avanza un milion d’oro e quattrocentomila scudi; ma in tempo di guerra è di mestieri supplire con suffragi, con taglioni, con angarie, nuove gabelle ed usure. Spende sua maestà per il vestire, per la stalla e per li piatti, e per la regina ottocentomila scudi. Spende nelle fanta-rie, quali sono fanti quarantaduemila, due milioni d’oro. È ben vero che per questa gente d’arme si serve del-1’ entrate de’ benefizj, la maggior parte delli quali dispensa come a lei piace '. Ha eziandio d’interesse ducati trecentocinquanta-mila: e tanta è la fede di questo re, che sodisfà ogn’uno liberalissimamente, nè mai si ritrovò soldato che fosse ritornato di campo creditore di più di due paghe. E diquì avviene che ciascuno s’obbliga a servirlo per amore. Egli è veramente principe di questo stato, il quale * » L'ordine del re nelle spese straordinarie , cosi nelle guerre come » in altro, è che comanda ai tesaurieri che paghino i soldati, e loro li " pagano per mano di coloro che gli rassegnano. 1 pensionarj e i genti-» luoinini vanno hi generali, e si fanno dar la discarica, cioè la polizza » del pagamento loro, di mese in mese; vanno al ricevitore della provincia » ove abitano, e sono subito pagati. » L’ufficio di generale di Francia è pigliare tanto per fuoco e tanto » per taglia, col consenso del re; ed ordinare che le spese, così ordinarie * come straordinarie, siano pagate ai tempi, cioè le discariche, come di » sopra. » Machiavelli Ritraiti delie cose di Francia.