183 credo veramente che più presto si tema di lui di quel che si speri. E ben vero che io non credo che la Savoia, per principiar da questa parte, che tanto al presente vien nominata , possa mai esser inghiottita da Cesare; perchè, oltre a tutto il suo proprio del re cristianissimo, che è fortissimo, ha di molti paesi stretti, e di molti luoghi forti, tra’quali vi è Monmeliano, in mezzo di una bella pianura circondata da monti, sopra un colle principiato a fortificarsi al mio andare in là, e che al mio ritorno ho trovato esser posto in fortezza ; e questo per la diligenza e perizia del colonnello Francesco Bernardino da Milano, il quale mi visitò con molta riverenza verso l'eccellenze vostre, e mi disse assai sì di questo luogo come di un altro, che faceva similmente fare il re ad un certo passo vicino a Svizzeri, conosciuto importante anco dagli antichi, talché Giulio Cesare lo fortificò ancor lui, pel quale si possono ricever li Svizzeri in aiuto, che non possono essere veduti, e si possono anco div ider quando non venissero in aiuto. È ben vero, che quelli popoli della Savoja , quasi per l’universale, servano il loro animo molto affezionato al duca già suo, dicendone tutti li beni del mondo, che sotto di lui non pagavano angarie di sorte alcuna, nè dazj, nè gabelle , talché il duca avea pochissima entrata; ma molti ancora dicono gran male di lui, che vendeva la giustizia, e che gli omicidj si facevano con precedente composizione, e questo vien detto più nel Piemonte , che nella Savoia. Se io fossi astretto a dire il creder mio da quale delle due parti fosse prima per assalire l’imperatore quel regno, mi crederei forse più presto dalla Piccardia, che da questa; perchè li luoghi sono colà più aperti per