14o cattolici, che sua maestà la dovesse ammettere, coti alcune condizioni però , che Ovviassero ad alcune eresie che nascono nell’animo degl’ ignoranti, usandosi la comunione sub utraque specie , come si vede esser seguito in quei luoghi dov’ella s’usa. Bisognerebbe ancora, dicono, concedere il matrimonio agT ecclesiastici, perchè non v’è alcun passo della scrittura in contrario, anzi dicono di averli per loro, aggiungendo a questo anche la consuetudine della Chiesa a multis annis citra. Voi rebbono ancora un’ altra cosa , che non fosse la proibizione dei riti sub pcena (eterna, ma sub pcena temporali, V: G: pcecunaria, carceris, ammissionis ojficij, vcl sirnilium. Hoc facto immediate tutte le discordie si dissol veriano; dariano i protestanti ubbidienza inspiri-tualibus al pontefice (che in temporalibus dicono non dover esso entrare ): ammetteriano i vescovi, canonici, preti, e tutti gli altri ordini ; concederiano le messe, perciocché Zuingliani, cioè Sucramentarj ', sono convenuti nella dieta di Smalcalda , che nelTostia consacrata sia il vero corpo di Cristo; e cosi nel calice consacrato. S’ammetteriano le confessioni e particolari e auricolari, sebbene ora dicono, che sono ben necessarie propter utilitatem , ma non de jure divino ; de Ile quali particolarità ancora si rimoveriano, perchè ammettono l'assoluzione per grandissimo sacramento instituito da Cristo. Ammetteriano le cerimonie come opere necessarie ad salutem , tamquam partem fidei e però in qualche modo si potriano concordare le discordie della religione. Ma perchè poscia vi resterebbe il timore della potenza di Cesare, e di suo fratello, quando ciò seguisse, subito tutti i principi germani e le terre franche, almanco le * Vedi Voi. i.° pag. 126.