4*9 seguirono in tempo che il duca d’ Àlva moveva contro il papa, fu giudicato che il re di Spagna non avesse animo di stringere il maneggio, ma che solamente cercasse di trattenere il re di Francia con parole che gli potessero piacere. Ed a me, innanzi la rotta del contestabile, disse un signore spagnuolo di gran qualità sopra questo nuovo partito, affermandomi di averlo di bocca del sig. Ruis Gomez, che il redi Spagna in effetto si sarebbe ridotto a conclusione di accettar per moglie del principe suo figliuolo primogenito la figlia primogenita del re di Francia, con condizione di dare Milano al secondo genito che nascerà di loro, lasciando in possesso il re di Francia di quella parte del Piemonte e Savoja ch’ei teneva avanti la rottura dell’ultima guerra di Parma, e che il resto fosse restituito al duca di Savoja, dandogli sua maestà cristianissima appresso quella ricompensa in Francia che fosse conveniente, insieme con madama Margherita sua sorella per moglie ad esso duca, se così gli fosse piaciuto, e che medesimamente restituisse il Monferrato alli signori di Mantova. Il qual partito si crede che sua maestà cristianissima, quando gli fosse offerto, potrebbe accettare se la non fosse astretta a restituire le fortezze principali che ritiene in mano di contro lo stato di Milano; il che pare non poco principio di tutte le difficoltà. Con la regina d’Inghilterra è similmente sua maestà in guerra, avendo mandato a sfidare la detta regina per un suo araldo; e la causa principale si crede essere stata per aver essa dato ajuto al marito, sebbene quella maestà si tenga similmente offesa che il redi Francia abbia dato ricapito, e tenuta intelligenza con li suoi ribelli , e con danari ed altre comodità abbia dato loro