64 tarda , fece arrestare ed appiccare il povero surgì che aveva contribuite! all’evasione degli ufficiali. E rovesciando la sua collera sui prigionieri francesi che trovavansi ancora a Ian^-nina , li fece imprigionare ; ma pas-, sato l’impeto ridonò loro la libertà di cui godevano per l’addietro. I Suliotti però guadagnarono da tale avvenimento , e la spedizione che doveva rovinare la loro patria , terminò come le precedenti ; il pascià differì ad altro tempo il compimento de’ suoi disegni. Ma non così facilmente desistette dall’idea di riprendere i suoi prigionieri ; l’oifesa era troppo viva per poterla dimenticare , ed il suo sdegno non poteva essere calmato che cfol loro ritorno, o dal tempo che per lo più lo riconduce ai sentimenti d’equità. Cominciò dall’indirizzarsi ai comandanti della piazza di Corfù, par-