65 I due Francesi prigionieri, sotto l’apparenza d’una speciale protezione, rimasero sulla fregata : ondeggianti fra la speranza di ricuperare la libertà, e di far vela per l’Italia, o di essere riuniti al loro amico , onde attendere l’esito degli avvenimenti die aver dovevano un prossimo fine , facevano pervenire dei reclami. Se si lagnavano della nuova prigionia alla quale erano ridotti , non ricevevano che vaghe evasive o equivoche risposte. Pareva che 91 cercassero pretesti per ritenerli, mentre non erano essi più prigionieri di alcuna nazione , dacché erano scappati dall’Albania. Finalmente , dopo quindici giorni, furono trasferiti alla cittadella , ove fu del pari condotto Poilci’in , sottratto alla sorveglianza dei Turehi , e si promise loro una libertà che non si aveva intenzione di accordare. PouquBv. Tom. FIIL 5