funebre; 17 di ferro, poco iftimando a rifpetto dell’ honeftà il perico- lo , fi fono con molta coftanza difpofti di non mancare , per quanto fi potea da loro afpettare , alla falute della patria, & al bene della Chriftianità , facendo 1’ ultima prova della propria virtù : però cofi nobile , & fanto proponimento ha giuftamente meritato 1’ ajuto della divina gratia per confeguirne cofi felice fine . Qual dunque poteafi havere teilimonio maggiore , che tale operatione nata fia da radice di vera virtù ? I penfieri, che li volgono ne’petti humani, s apprefentano fpelfo fotto diverfo manto a gli occhi de’ mortali . Ma nel cofpetto divino qual cofa può eifer occulta ? Però l’haver Iddio con fi larga mano prefiato il fuo favore a quefta imprefa , è a noi cer-tiflimo indicio, che fia ftata non dal cafo guidata, ò dall* ambitione, ò da altro men retto fine, ma da una fermii-fima & honeftiffima intentione di difender la patria, & d’ eifaltare la veraciifima fede di Chrifto : della qual opera niun altra può eifer nè più egregia , nè più divina . La morte, per ie fteifa cofi grave cofa , diventa gioconda , quando è condita nel dolce amor della patria, che facilmente riiolve ogni amarezza. Onde fi comprende, quanto perfetta fia ia virtù di coloro, che , fuperato cofi potente , & naturale affetto della confervatione di fe fteifi, hanno potuto non pur fenza tema , ma con diletto ver-far intorno alle cofe più difficili, & più tremende . Nondimeno quefta ifteffa non è ancor giunta all’ultimo fegno di perfettione, convenendo gir quafi per terra ferpendo, parche è legata all’ amor di quefte cofe terrene & morta- li . Ma quando avviene , che alla carità della patria fia aggiunto il zelo della Religione, ecco formarfi una molto più eccellente virtù, la quale quafi con l’ale della divina gratia s’inalza fopra lo fiato della natura; & rende gli huomini non pur di morti vivi per fama, come fanno le virtù humane, ma levandogli dalla morte , & da i tanti travagli di quefto fecolo, gli conduce alla vera vita, & alla gloria del paradifo . O tre, & quattro volte beati, cui è toccato tal fine di quefta mifera vita morta- b le,