56 duto avrebbero sentito tutto .il dolore d’un sì funesto accidente. Cominciavano anzi ad avere grande inquietudine quando comparve il co-lorchello Paiteviu tre giorni dopo l’arrivo di Charbonnel, e l’undeeimo dopo la partenza di Bessieres. La gioia de’ prigionieri che vedevano infrante le loro catene era al suo colmo, sebbene il colonnello Poilevin fosse ancora assai malato, e più au^ Cora indebolito dal viaggio. I comandanti russi , essendo perfettamente tranquilli da ogni dubbio permisero agli ufficiali d’audare e venire nella città di Corfù, ove ebbero non equivoche prove dell’amicizia di alcuni Corfìotti pe’ Francesi. Un gran numero d’abitanti faceva dei confronti fra il tempo in cui e-rano soggetti al governo di quésti , e ló stato in cui si trovavano; quindi formavano allora intempestivi di-