i571 Non voli/»-do Cefare rntrart in ¡•¿a. Km manfano pirì di prevedere h tifi mctf-farie per la jt»terra. Col tri art Gcvtrnalt-ri , t G entrale ml^tl-fi- 204 DELL’ HISTORIA con Tarmata ne’luoghi di marina a tentare s haveiTero > Haveva 1* Ambafciatore Cefareo refidente in Roma più volte affirmato, non mancare a Cefare il volere, ma le forze, per rompere la guerra a’Turchi; peroche quando a lui fuifero da’Prencipi Collegati prometti certi ajuti, egli fenza dubbio non tardarebbe punto a dichiararfi per la lega; & che la Germania tutta, vinta finalmente da neceffità, & da vergogna, converrebbe concorrere a que-ila guerra , & co’l fuo eÌfempio la Polonia, & la Mo-fcovia piti facilmente fi condurrebbe a fare il medefimo. Tuttavia fù ogni ufficio indarno, & vana ogni proferta; perche Cefare affirmando , che di quelli ajuti non have-rebbe egli potuto, fe non tardi, valer fi , & che per la ca-reilia delle biade, ch’era all’ hora in quel paefe, non ha-verebbe ( falvo che dopo il raccolto) potuto difegnare di fare effercito, continuò nella prima lua rifolutione di dover mandare il tributo ; lalciando fermiffima opinione in tutti , che per gli ultimi infelici fucceffi della guerra d’ Ungheria, ogni altra via, che quella della concordia ¡iti-matte poco ficura per afficurare gli flati fuoi dall’ armi Turchefche . In cotal modo pattavano i negotii della confederatone. Ma i Vinetiani fratanto attendevano a provedere tutte quelle cofe , che per loro fi potevano fare per la ficurtà del loro flato. Fu dunque deliberato di creare venticinque Governatori , de’quali dieci huveffero fubito ad armare'le lor galee , per flarfi con alcune altre alla guardia del golfo lotto il governo di Filippo B ragadi no , eletto Proveditor Generale nel golfo ; a cui fù commetto , che raccogliendo fotto T ubbidienza iua tutti i vattelli di qualunque forte , che all* hora in quei mari fi trovavano , attendette con ogni poffibile cura a portare vettovaglie, & prefidii in quei luoghi, ove il bifogno richiedef-fe , a difender 1 ilole , & ad afficurare la navigatone ; nelle quali cofe, perche con maggior profitto egli adoperar fi potette, gli fu in ab fenza del Generale conceduta fuprema auttorità. Ma grandemente a quello tempo premeva