— 9» - strie dirette itila trasformazione dei prodotti del suolo; tali l'industria molitoria e il pastifìcio a Còritza e Du-razzo; le distillerie di alcool a Tirana, Klbassan, Ar-girocastrt>, Còritza; una fabbrica di birra a Còritza ; l’oleificio a Valona, ecc. A Tirana sono sorte alcune fabbriche italiane di materiale da costruzione, come la fabbrica trentina di tegole in cemento a Tirana, e il mattonificio italiano Staccioli che impiega 12 operai italiani specializzati e 150 operai albanesi, producendo fino a 5 milioni di pezzi all’anno. Dato il regime prevalentemente pastorale del paese vi ha speciale importanza l'industria casearia, ben svi-luppata nei territori di Valona, Argirocastro, Premeii e Còritza. Le due qualità tipiche di formaggio albanese sono il «fetta » bianco, molle, e il « rise » duro; se ne esporta annualmente circa 25000 quintali, specialmente n«-gli Stati l’niti d’America dov’ò ricercato dagli Albanesi immigrati. • • • Il Commercio interno è assai poco sviluppato sia per le difficoltà delle comunicazioni quanto per la vita segregata delle tribù che determina tanti comparti-menti stagni, specialmente nelle zone di montagna. Come abbiami» visto nella descrizione degli Usi e cosi unii del popolo albanese (¡5 13), e come osservava recentemente il Montanelli,* sol«» la famiglia è un organismo compatì«», economica mini te autarchico, capa«-*- talvol-ta di qualche concessione, agli interessi superiori dell’economia «Iella tribù. « Ma quesle concessioni, già modeste, della famiglia alla tribù, si riducono a zero quando dalla tribù si debba risalire allo Stalo. Ogni buon Albanese, specie di montagna, semina il suo grano per sé e per i pr«»pri figli, se lo ra«-coglie, se lo macina, ne tira fu«»ri il pane necessario a sé ed alla sua famiglia, alleva i suoi polli, si fabbrica dentro la sua casa il f«»nnaggio, mentre 5. Cfr. t. Montanelli : Op. di.