2 OC) reste nera stretta da una cintura; una gran barbella scende loro fino sul petto ed banno una gran parrucca a nodj sul capo, nella quale infiggono qualche penna da scrivere a fine di darsi il tuono di persone legali. Tengono in oltre in mano una specie di berretto nel quale depongono il fazzoletto e la tabacchiera. Un tal modo di vestire è di rigore, e non v’ha chi possa dispensarsi dal portarne. Veggonsi de’ giovani nobili di i5 e 16 anni cosi aggiustati , il cui volto scompare sotto l’enorme capigliatura della loro parrucca. Nulla infine di più singolare agli occhi d’uno straniero che quella mascherata.!] numero delle persone così decorate, può essere di due o tre cento in una sì piccola città come Raglisi, e quindi può immaginarsi se si vedono. I Turchi di Bosnia e del pascialag— gio di Scutari, frequentano molto Ragusi colla quale fanno un commercio Pouquev. Tom. Vili. i4.