DELLA GUERRA DI CIPRO LIB. I. 19 10 ancora della religione fpeiTo interpretando , dimoftra- 1569 vano effere per fe fieffe deboli le forze de Vinetiani, incerti , & fallaci, come s era già per molte prove conosciuto , gli ajuti, che d altri Vrencipi Chrifiiani ricevere po-tefjero : i ¿fola di Cipro per la lontananza dalla città di Vinetia , molto difficile da effere prefidiata , & foccorfa ; opportuniffima per la viciniti) de' loro paeft ad effere offe- fa : effere quel regno ricchiffimo, & nobiliffimo, commodo a gli altri fuoi fiati, & pofio in fito da poter opportuna-mente afficurare d Sudditi dell imperio Ottomano la navi-gatione di quei mari $ della qual coja tanto maggior cura a sì grande Imperatore convenirfi di prendere, quanto che non pur con difprezKP della dignità di lui, ma con grave , ■<& particolare offe fa della religione , & del nome di Mun-fulmani, rimaneva impedito il viaggio della Mecca , emendo i pellegrini miferamente fatti prigioni da i corfali Vo-nentini, che in quelT i\ola havevano fio uro ricetto : & come quefia guerra per fe fieffa era pia, cofi ancora potere ■poi accrefcere il merito , applicando di molte entrate del nuovo ac qui fio al nobiliffimo tempio, che faceva Seiino fa-bricare in Andrinopoli . Oltre ciò ributtavano quelli vi-vamente 1’ opinione di Mehemet , & l’imprefa di Spa- «v. gna, adducendo : quanto fo/Je difficile il condurre una armata cofi numerofa in paefi cofi lontani ; a quanti pericoli ella s efponeffe navigando per luoghi fenza porti, tra riviere di fuoi nemici , & appreso quanto tardi principiar fi conveniffe la, guerra , quante variai ioni poteffe apportare 11 tempo j quanto vane \ogliono riufcire le Speranze, che s appoggiano alle \ollevationi popolari, fenza fondamento di vere forze j quanto fieno quei luoghi afpri, montuofi, e per fua natura atti ad impedire a qualunque potenzi H fare notabili progrejfi. Alle parole di quelli predava Selino tanto maggiore credenza, quanto che erano al iuo fentimento conformi ; finte. & d’altro canto riufcivano fempre più fofpette le parole, & minore l’auttorità di Mehemet; peroche, eflendo egli per altro conofciuto huomo molto cauto, anzi benefpei- B z fo