CONDIZIONI ECONOMICO-AGRARIE DELL’ALBANIA. Divisione della proprietà. In Albania la proprietà della terra è poco suddivisa; dominano ovunque, ma specialmente nell’Albania centrale e meridionale e nei luoghi di pianura, i grandi ciftik (tenute) di proprietà dello Stato, di Bej o di Pascià molti dei quali posseggono migliaia e migliaia di ettari di terreno. L’origine di queste grandi proprietà private non è remota; essa risale principalmente ai tempi del sultano Abdul Hamid, il quale elargiva in gran copia terre demaniali ai propri sudditi albanesi più influenti e fedeli, come pure si sono costituite grandi proprietà per acquisto fattone dal governo turco, a prezzi assolutamente irrisori. Può ritenersi con sicurezza che, nella zona visitata, dai due terzi ai tre quarti delle terre appartengano a grandi proprietari od allo Stato e solamente un terzo-un quarto a medi e piccoli proprietari. La grande proprietà domina nelle pianure; le fertili vallate del-PHerzen, dell’Humi Tirana, dello Scumbi, del Semeni, della Vojutza, del Mathi, del Drin, ecc., sono di proprietà quasi esclusiva di pochi grandi proprietari. Sulle codine invece, presso Tirana, presso Kroja, presso Yalona, presso Berat, presso Elbassan, come pure nella vallata della Bojana ed in vicinanza dei centri popolosi, la proprietà è più suddivisa; i poderi hanno in questi luoghi una estensione di 10 a 40 ettari ed in alcune località la proprietà è ancor più suddivisa: presso Sciak si trovano piccolissimi poderi, aventi una superficie inferiore ad un’ettara, appartenenti a contadini fuggiti dalla Bosnia nel 1878, quando detta regione venne sottoposta al dominio dell’Austria ; il governo turco di Abdul Hamid, ripartì fra questi fuggiaschi alcune terre demaniali. Anche in altri luoghi trovansi piccolissime proprietà derivanti dalla quotizzazione di terre pure demaniali. Presso Pieri, ed anche altrove, trovansi molte tenute di media estensione di proprietà delle così dette sultane, ossia delle odalische