80 Accogliendo la proporzione osservata in alcuni grandi possessi come ad esempio nel ciflik Bilonj di Massar Bej Toptani, ove su circa 800-1000 ettari, coltivati solo per un quarto, sono mantenuti circa 250 equini, si deduce per tutta la zona considerata, una popolazione di circa 33,000 capi. . A questa popolazione va sommata quella sparsa degli equini adibiti ai lavori agricoli, ai trasporti ecc., insomma al servizio dell’uomo. L’estensione dell’intera zona, la popolazione umana che nell’Albania anche ridotta com’è nel presente, non può ritenersi minore di 800,000 abitanti, la difficoltà delle relazioni che fanno prezioso il cavallo, ci inducono a ritenere la popolazione sparsa maggiore di quella dedotta, così che la complessiva deve aggirarsi fra i 70 e gli 80,000 capi. La popolazione dei bovini naturalmente è più numerosa di quella degli equini, sia per le diverse utilizzazioni economiche di tali animali, sia per, il loro adattamento al piano e al monte ove a periodi regolari taluni allevamenti conducono la loro vita transumante. Il loro diffondersi poi è agevolato dalla piccola taglia. Il poco elevato prezzo ne rende possibile l’acquisto anche a contadini sforniti di cospicui mezzi pecuniari, e il piccolo peso di ciascun capo orienta gli allevamenti anche verso la produzione della carne che trova facile smercio nei minuscoli paesi. Inutile aggiungere che anche tale popolazione acquista densità nelle pianure; ciò è naturale, se qui troviamo un pascolo relativamente più abbondante che sul monte. Famiglie proprio numerose pare non ne esistano, ovvero siano rarissime. Talora nei luoghi pianeggianti si notano numerosi aggruppamenti di 100 o piii capi, come mostra la figura 1, ma si tratta quasi sempre di tutti o di parte degli animali di un intero ciflik, di proprietà di numerosi coloni, che vengono insieme a pascolare nel pascolo comune. La popolazione bovina non è costituita solamente dai bovini taurini, ma oltre a questi, che ne sono la grandissima maggioranza, comprende i bovini bufalini. i quali in pianura sono utilizzati per i lavori e i trasporti pesanti. In mancanza di una via diretta per la determinazione approssimativa della popolazione bovina, seguiamo la seguente indiretta. La parte coltivata dei luoghi visitati si aggira a nostro giudizio a circa un decimo dell’estensione intera dei luoghi stessi, ma questa relazione naturalmente si allarga se prendiamo a considerare l’intera Regione e precisamente giudichiamo che solo il ventesimo, ossia circa 1500 chilometri quadrati, sia posto a coltura. Di questa superficie poco più di due terzi, ossia