ilo DELL* HISTORIA 1549 haveva fatte le tregue , che per potere più liberamente muovere a lui la guerra : convenirti alla prudenza di quel Prencipe penfare di non lafciar farti maggiore la potenza di Cefare ; perche egli non ha-verebbe oifervato le tregue , fe non quanto a lui con h medefimo fuife tornato di commodo . Quefto fteifo pubUca. ufficio fece Monfignor di Codognè a Vinetia , con-fiderando le medeiime cofe della grandezza di Cefare , & eifortando quel Senato a procurare infieme con lui , che non haveife effetto quefta trattatione . Da che moftrandofi i Vinetiani alieni , egli tuttavia paifato a Coftantinopoli , & trovando le tregue già conchiufe , ottenne però , che da Solimano fuife a Cefare , & a Ferdinando fcritta una lettera molto imperiofa , ma con penfieri convenienti ad un grande , & giufto Prencipe : Ch' egli haveva volentieri accettate le tregue , con animo , che /’ armi refi afferò in ogni parte fofpefe fra quelli eh' erano amici de gli uni , & de gli altri ; però quando alcuno de’ Prencipi nominati voleffe travagliare /’ altro con Diita qua- guerra , preftarebbe egli le jue armi a chi fuffe ojfe-rlnpocTi' f° > contra il primo fiurbatore della pace . Caderono ifltgo#. in quefto negotio varii fofpetti de' Vinetiani appref-fo il Rè di Francia , che per detiderio che fi con-chiudeffe quefto accordo , nel quale havevano eifi ad eifere nominati , non curato 1’ intereife del Rè loro amico , haveifero troppo favorito le cofe di Cefare, & di Ferdinando . Et d’ altra parte affirmava Cefali Cefare. je con qualche querela , che da’ Vinetiani fuife flato prima fomminiftrato al Rè di Francia quefto con-figlio , & poi in Coftantinopoli favorito , perche fuffe a lui impofto più ftretto obligo per 1’ oifervan-za della pace col Rè di Francia , per defiderio che fi levaife ogni occafione di rinovare la guerra in Italia, cola a loro moleftiilima . Ma la verità fù , che dopo quei primi ufficii fatti per la pace , & quiete univerfale , non s erano i Vinetiani in-