119 Nell’applicazione di questi concetti generali è necessario tener presente le due forme di allevamento. Per gli allevamenti stallini le difficoltà sarebbero più facilmente superate, e in vero la diffusione delle buone pratiche agricole e zootecniche potrebbero introdurre i prati artificiali e migliorare il governo della mano e le cure di allevamento, e l’istituzione di un deposito di stalloni unita alla concessione di un piccolo premio ai proprietari delle cavalle, potrebbero avviare la pratica dell’incrocio a uno scopo veramente utile. Maggiori difficoltà si incontrano senza dubbio per gli allevamenti dei ciflik, ma non tali da non essere superate. Il segreto sta nell’adattare i miglioramenti alle circostanze, e quindi in quanto ai ricoveri non scuderie bisogna costruire ma ampie tettoie chiuse dalla parte ove spirano i venti freddi e circondate da muri così da chiudere ogni sera gli animali, i quali non liberamente vaganti dovrebbero esser lasciati, ma custoditi. Dati i particolari rapporti di proprietà, qualche vera difficoltà potrebbe sorgere per la costituzione delle riserve foraggere. In un lavoro come questo e per gli scopi che ha, non possiamo scendere ai particolari, ma a noi pare che in un sistema di produzione in cui il diritto di proprietà è annebbiato da molti elementi di comuniSmo non debba quel diritto fare serio ostacolo. Si potrebbero indurre ad esempio gli allevatori a contribuire alla costituzione deUe riserve ciascuno in ragione dei capi che possiede. La riproduzione deve anche modificarsi. Si debbono abohre le famighe naturalmente formate, ed invece, mentre le femmine si lasciano a gruppi, i maschi possono tenersi appartati e si dànno nel periodo del calore eseguendo la monta a mano. Certamente per fare ciò son necessarie maggiore cura e opera dell’uomo, ma progresso senza il concorso di questo non esiste, e del resto riteniamo che il tempo per lavorare non manchi alle famiglie albanesi, in ispecie alle musulmane che gran parte del tempo passano nell’ozio. Per gli stalloni dei privati, tenuti sui ciflik, si potrebbe esercitare i! diritto di visita. II. — Bovini. Se consideriamo questi animali in relazione con le esigenze del podere, anzi con la sola esigenza del lavoro, rileviamo subito che se la piccola mole è condizione favorevole per la produzione della carne, è invece sfavorevole per i lavori agricoli. Forti buoi occorrono e la forza è una funzione della massa. Può è vero raggiungersi la forza occorrente anche con animali piccoli aumentando i paia aggiogati, ma cosi facendo c’è sciupio di forza: maggiore è il numero degli animah che debbono la-