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    Divisione della proprietà. — Gli ulivi, che a Stis Tutina assumono grande sviluppo, appartengono nella quasi totalità a ricchi proprietari di Tirana; il sottostante suolo invece, come pure gli altri terreni alberati ma non olivati, appartengono a piccoli proprietari di questo villaggio ; questi terreni sono divisi in piccoli poderetti della superficie di 5 a 15 dulum (ettari 0,5-1,5) o al massimo di 30 dulum (ettari 3 circa) ; il terreno è di qualità mediocre ; i metodi di coltura assolutamente primitivi.
    Il	valore della terra oscilla a Stis Tutina, fra un massimo di 300 piastre (Ine 55 circa) a dulum, per i terreni alberati ma non olivati, ed un minimo di 50 piastre (lire 9 circa) per il suolo dei terreni olivati (esclusi naturalmente gli ulivi); si avrebbe quindi un valore ad ettara di lire 500 a 100 circa.
    In questa località si trovano estesi pascoli di uso pubblico, nei quali i contadini possono far pascolare i propri animali senza nulla pagare.
    Condizioni economiche. — Le condizioni economiche di questi piccoli proprietari coltivatori sono cattive, sia per la piccola estensione dei poderi, sia per i metodi pessimi di coltura.
     Nei terreni olivati, i contadini proprietari del suolo coltivano anche gli ulivi, dividendo il prodotto in ragione di due terzi al proprietario e di un terzo al contadino.
    I	contadini di Stis prendono solitamente a colonia dei terreni situati nelle vicinanze di Tirana; trattasi di 5-6 dulum di terreni irrigui per famiglia, per la coltivazione dei quali il proprietario mette gli animali da lavoro ed i concimi, mentre i prodotti vengono divisi a metà.
    Questi piccoli proprietari sono tenuti al pagamento delle solite tasse sul prodotto, sul valore fondiario e sugli ovini.
    Coltivazione. — Non ostante la piccola estensione dei poderi parte del terreno è a pascolo e nella restante superficie la coltivazione del suolo è imperfettissima, ed i prodotti sono quindi molto scarsi. Gli ulivi trovano in questa località condizioni particolarmente favorevoli al loro sviluppo e sono capaci di una produzione notevole.
    Capitali di scorta. — Questi piccoli proprietari posseggono gli strumenti comuni di lavoro; molti posseggono anche qualche capo di bestiame bovino od ovino, che viene nutrito sul terreno incolto del podere, sui pascoli comuni ed anche sul terreno incolto dei contadini privi di bestiame, pagando di fitto, in quest’ultimo caso, 100 piastre (lire 18,50) per ogni 10 dulum, ossia lire 18-19 per ettara.