21 Non c’è, a nostro parere, alcun dubbio che questa piccola fauna appartenga al Pontico e quindi si può ritenere che le sopracitate arenarie a letti ciottolosi, che nella collina di Durazzo, come si vedrà in seguito, vengono ricoperte dal Pliocene marino, corrispondano ai livelli faunisticamente e spesso anche litologicamente analoghi dell’Appennino, del bacino di Vienna e di altre regioni mediterranee. Localmente il Pontico a lbanese può essere rappresent ato esclusiva -mente da conglomerati: come si osserva per esempio nella valle della Suscizza, soprattutto presso il villaggio di Armeni. In relazione con questi conglomerati è anche il giacimento di bitume di Selenizza, sul quale ritorneremo fra breve. Per chiudere, ricorderemo le lenti di gesso cristallino che dal Passo di Coci a N di Valona, si estendono verso Panajà e Ostima in direziono di Mifoli, lenti già segnalate dal Martelli e da lui riferite al Miocene superiore. Pliocene. In concordanza con quanto si osserva in buona parte del bacino mediterraneo, la trasgressione pliocenica si estese anche nella regione albanese, di modo che al regime continentale di sedimentazione, quale abbiamo visto stabilirsi durante il Miocene superiore, succedono nuovamente dei depositi marini che ben presto assumono una facies molto simile a quella dei terreni tortoniani. Grazie ai numerosi profili rilevati durante le nostre escursioni, noi crediamo che il Pliocene albanese si possa stratigraficamente dividere in 3 parti e cioè, dal più antico al più recente: a) Argille azzurre con fauna del Piacenziano (in prevalenza gasteropodi). b) Argille giallastre con numerosissime alghe calcaree. c) Sabbie gialle, parzialmente cementate, talvolta simili ad ima molassa, con intercalazioni di piccoli letti ciottolosi e di banchi di Ostreidi. La fauna, ricchissima di individui, appartiene al Pliocene superiore (Pectunculus insubricus, Gardium edule, Meretrix Brocchii, M. gigas ecc.). Il livello a corrisponde esattamente al classico Piacenziano dell’Appennino e del bacino piemontese, sia per la facies litologica, sia per i dati paleontologici. In esso infatti si raccolgono fossili marini quasi dappertutto, ma le due località che ci hanno fornito le faune più ricche sono Kazaz (poco ad est di Cavaia) e Peklni, nelle vallette d’erosione a N del paese.