69 che separano le singole serie di rilievi sono in genere, come vedremo, larghissime e a fondo assolutamente piatto. Se tracciamo delle sezioni attraverso la regione, normalmente alla direzione prevalente dei rilievi, p. es. dal Mali Dajtit a ÌTE di Tirana fino alMali Bicerit presso Cavaja o dal M. di Signa a Valona, si trova che le vette dei rilievi terziari delle varie serie incontrate si trovano a un dipresso sulla stessa linea, come fossero residui di un unico piano un po’ ondulato e dolcemente inclinato verso il mare. Appare in altri termini , come anche più avanti diremo, che in questa regione terziaria il lavorio di erosione e di demolizione sia stato una volta così avanzato, da ridurla a una condizione non molto discosta da quella di un penepiano appena inciso da piatti solchi vallivi. C) La presenza di valli larghissime, a fondo piatto, nel quale il fiume divaga su un ampio letto, è tuttora un’altra delle caratteristiche morfologiche più notevoli di tutta la parte dell’Albania da noi percorsa. Questa eccezionale larghezza si deve in parte alla facile erodibilità dei terreni attraversati ; dacché, ove si ha un’improvvisa comparsa di terreni più resistenti, ad essa corrisponde il restringersi del solco vallivo: tipico è a questo riguardo l’esempio della valle del F. di Beràt, che, larghissima a monte come a valle della città omonima, si strozza in un’angusta gola a V tra i due rilievi calcarei, alle falde dei quali è costruita Berat stessa. Ma si deve anche osservare che quasi tutte le maggiori vallate sono, almeno in alcuni tronchi, di origine tettonica, corrispondendo a sezioni di sinclinale: tali sono ad esempio assai probabilmente la bassa valle della Viossa e anche quella della Sucizza, la valle della Ianizza, la valle del F. di Berat a monte del confluente col Devòl, la stessa valle inferiore del Devòl e forse anche quella media, che si allacciano con un gomito brusco intorno al Mali Siloves; inoltre la bassa valle del!’Arzèn e quella del F. di Tiràna. Due grandi sinclinali hanno importanza massima anche dal punto di vista morfologico. Una è quella il cui asse è segnato a un dipresso dalla linea Elbasàn-Passo di Krabe-Tirana, e che si continua poi ancor più a NW nell’Albania settentrionale, mentre nei dintorni di Elbasàn appar fusa con sinclinali minori. Dubbie risultano finora le relazioni di queste sinclinali colla vasta conca di Elbasàn, traversata nella parte nord dallo Shcumbi tra Elbasàn e Murikiani, percorsa invece nella parte sud dal F. Devòl, la cui valle a monte di Frasceri è assai più larga di quanto le carte non figurino. Questa grande conca è occupata da terreni miocenici con sopra depositi lacustri chiaramente terrazzati. La parte settentrionale, più larga, di essa è un piano quasi livellato, alto 90-100 m., con pendenza presso che insensibile da N a S e anche un poco da E aW; imo spartiacque quasi ovunque indeterminato divide solo imperfettamente le acque che vanno allo Shcumbi, da quelle che tributano al Devòl;