58 I più importanti tra questi rilievi terziari formano anch’essi pieghe o catene dirette a un dipresso da NW a SE, ossia parallele ai rilievi preterziari: tali la catena dei Malacastra, tra la Sucizza e la Ianizza; la serie di rilievi che accompagna ad ovest la bassa valle del Devòl e che, di là dalla gola dello Shcumbi fra Murikjani e Cengel, continua con la catena del M. Krabe fino all’Arzèn e più a nord ancora sulla sinistra del F. di Tirana; l’altra serie, parallela a questa, del M. Calcumani, le cui propaggini vanno a morire verso il mare a est della lagima di Durazzo. In vicinanza della costa appare poi un’ altra serie importante di rilievi pliocenici emergenti dalla pianura litoranea recente e rotti in gruppetti isolati: comincia sulla destra del basso Semeni a nord di Fieri coi M. Gurizza, continua poi coi Ciocùt, e oltre lo Shcumbi con la Mal-si ja di Cavaja; il Mah Durcit (o M. di Durazzo) ne è la continuazione orografica e tettonica di là dalla baia di Durazzo. Anche a sud, tra la baia di Yalona e la foce della Viossa, la serie di rilievi più vicina al mare appare in parte smembrata e rotta in alture e gruppetti isolati. I rilievi terziari hanno in genere altezze assai modeste, che di rado superano i 600-700 m. e diminuiscono man mano che ci si avvicina al mare; formano dunque nell'insieme un paesaggio collinoso assai molle ed uniforme, che ricorda per molti riguardi paesaggi consimili dell’Emilia o anche del così detto altopiano toscano. Le colline argillose a nord di Valona, a sommità tondeggiante e a fianchi mollemente ondulati, cadono bruscamente verso la breve pianura costiera con una ripa erta e qua e là quasi a picco, ima vera falaise, che si può seguire da Valona verso nord fin quasi a Mifoli; questa ripa comincia ad essere incisa, per l’erosione delle acque superficiali, da solchi ventagliformi simili ai calanchi romagnoli. Forme di erosione del tipo dei calanchi si riscontrano anche sul fianco ripido rivolto al mare della collina di Durazzo, e in misura ancor più estesa nella Malsija di Cavaja, sul versante meridionale delle colline di Dushcu a nord di Ljushna, e altrove. Nelle argille bituminifere intercalate da arenarie sulla sinistra della Viossa tra Eomsi e Eessulé, si hanno invece forme di erosione del tipo delle forre del Valdamo toscano, mentre il flysch eocenico nella zona a mezzogiorno di Signa e in altri luoghi presenta quell’aspetto franoso e instabile che è la caratteristica principale del flysch appennininco. Insomma tutta una serie di fatti morfologici riavvicina il paesaggio collinoso terziario dell’Albania a quello di molte zone della nostra penisola, particolarmente dell’Appennino settentrionale e della Toscana. Ma il fatto più saliente nei riguardi della morfologia di questa zona terziaria, è senza dubbio l’avanzata erosione e lo spianamento dei rilievi, ridotti veramente a molli ondulazioni con cime arrotondate, che si raccordano da una serie aH’aitra e degradano verso il mare, mentre le valli