109 riserve per i mesi in cui i pascoli non producono. Col sistema seguito invece, traendo profitto dai terreni incolti, non soltanto si fa a meno delle riserve, verso cui l’agricoltura albanese, rudimentale com’ò, non tende, ma si eleva il rapporto del capitale del bostiame. Con i cinque ettari [anzidetti, non dovendo costituire riserve foraggere, non cinque capi si possono mantenere, ma dieci, e più se ne potrebbero mantenere se oltre ai cinque ettari riservati si avesse dell’altro pascolo. Egli è per questo che nei poderi albanesi, sebbene l’alimentazione sia fondata sul pascolo, si nota un rapporto fra terreno e peso vivo di ammali bovini maggiore di quello che esiste in alcune zone italiane di maggese, non ostante che anche in | questo sistema l’alimentazione sia data prevalentemente dal pascolo. Abbiamo nelle pagine precedenti accennato al rapporto tra terreno coltivato e animali da lavoro, e abbiamo precisato che un paio di buoi è sufficiente per quattro ettari di terreno coltivato. Naturalmente questo rapporto non è costante, ma varia a seconda della bontà dei lavori che si dànno alle coltivazioni e delle cure che si dànno agli animali, ed egli è per questo che mentre nel ciflik Eethi di Essad Pascià e nel poderetto del sig. Spiro Kolleka vicino a Valona un paio di buoi basta per tre ettari, lo stesso paio invece è appena sufficiente per due ettari e mezzo a Mifoli di Gernil Bej. Comunque fi rapporto non varia di molto, e noi ne troviamo la ragione nel tipo delPagricoltura che diremmo uniforme e che ovunque s’impernia sulla produzione del granone, e poi anche nel sistema generale di allevamento dei bovini. In altri termini un paio di bovi può esser sufficiente per quella estensione di terreno che è possibile durante la stabilita e opportuna stagione lavorare e seminare, tenendo presente che gli animali durante le giornate di lavoro debbono avere anche il tempo di pascolare. Ora quasi ovunque si fanno per il granone tre lavori preparatori eseguiti da febbraio-marzo ad aprile nei terreni sani, da aprile a maggio in quelli umidi. Sono circa due mesi e mezzo che si destinano a tali lavori e durante questo tempo un paio di bovi non può lavorare oltre tre ettari, giacché ciascun ettaro vuole almeno 7 giornate di cinque ore, e più i buoi non possono lavorare dovendo andare al pascolo. Sono dunque circa 21 giornate per ettaro di lavori preparatori e oltre 60 per tre ettari; ad esse fanno riscontro 12 giornate circa di semina che rappresentano 1/6 delle giornate totali, e questo rapporto mette in chiaro in maniera evidente il significato della massima agricola albanese che un paio di bovi basta per 12 dit-miaer (12 giornate di semina di granone).