*57° T)tlf4 di Tioren\a * fatto Gran Data di Ttfcana. Vinttiam trattane della Ifca co V lustratoti . 3 6 DELL’ H I S T O R I A gamente , ma fenza alcun frutto , dal Rè Cattoli* co. Ma a quello tempo era molto importunamente avvenuto, che foife minore l’auttorità del Pontefice preifo all’Imperatore per occafione di certo fdegno conceputo da lui , perche a Cofimo de’ Medici, Duca di Fiorenza , haveife il Pontefice conceifo un nuovo titolo di Gran Duca di Tofcana : la qual cofa eifendo ftata fatta, non pur fenza faputa di Cefare, ma , come egli affermava , contra il fuo volere, efpreifamente per 1’ Ambafciator fuo refiden-te in quella Corte al Pontefice fignificato, ilimava egli, per ciò rimanere gravemente offefa la dignità, &1’autorità dell’ Imperio . Onde grandemente di ciò alterato , ha-veva nella fua Corte dichiarito quello atto del Pontefice per invalido, & inviati già fuoi Ambafciatori a Roma a protestare al Papa la medefima invalidità. Però ricordava il Pontefice , che cercaifero prima i Vinetiani con fuoi iifficii di ben difporre a quella lega l'animo dell’Imperatore ; che poi ritrovandoli in lui a ciò buona difpofitio-ne, non mancartbbe egli con le fue effortationi , e con Nuncii efpieffi di maggiormente accenderlo , & ridurlo ad una certa conchiufione. Nel medefimo tempo dunque , che alla Corte Cattolica erano itati promofli i trattamenti di quella confede-ratione, Giovanni Michele, Ambafciator Vinetiano, huo-mo di molto valore , & di meravigliofa deltrezza ne gli importanti maneggi, haveva alla Corte Cefarea dato principio allo fteffo negotio, dimoltrando all’ Imperatore : ef-fer venuta tale occafione , quale egli per T a dietro discorrendo baveva più volte co'l penfiero formata , per la quale egli poteva fìcuramente da quella parte ajjalire gli flati de Turchi, mentre ejfi nelle coj'e maritime occupati non bave-rebbono bavuta commodità di Soccorrergli : però non eSSere d a Spettare, che fornita quefta guerra , & già ripofto in ficurtà dalle for%e di mare il loro imperio , liberi