Ili III. — Ovini. Senza dubbio è questo uno dei capitali più cospicui con cui l’albanese mette in valore le terre che sono abbandonate alla produzione spontanea. Senza le pecore alcuni pascoli sarebbero utilizzati solo per quella parte ove possono vivere i bovini e gli equini, e senza i caprini i terreni arbustivi e cespugliati, che sono gran parte degli incolti albanesi, molto meno che non adesso renderebbero. Per dire dell’allevamento degli ovini è mestieri anzitutto distinguere due tipi d’industria. H primo, che invero è più diffuso ed importante, è l’allevamento pastorale che nessuna relazione ha con l’agricoltura, di cui anzi rappresenta il tradizionale nemico. Può il pastore avere le sue terre in montagna che egh e i componenti deUa sua famiglia coltivano per tutto l’anno, ovvero solo in qualche stagione; ma non per questo egli merita il nome di agricoltore, nè può dirsi che i suoi animali traggano di regola cosa alcuna dalla coltivazione delle terre: egh va col suo gregge periodicamente dal piano al monte, sempre ramingo, solo preoccupato del pascolo, e sul rendimento dei suoi animali riposano i suoi maggiori guadagni. E’ insomma il solito allevamento pastorale transumante che però in Albania, per l’economia che vi predomina, non assume le proporzioni che si notano altrove, e con le proporzioni non assume neppure la organizzazione che mira a utilizzare nella maniera più economica il lavoro della gente che è addetta all’allevamento, per un maggiore rendimento deU’industria. Noi non abbiamo avuto occasione durante il nostro viaggio di visitare uno di questi allevamenti, i quah si trovavano adora in montagna; ma da quanto ci è stato riferito sappiamo che mai essi comprendono migliaia di capi, ma che generalmente sono costituiti di poche centinaia in modo che viene a mancare la base di queU’ordinamento davvero economico che si nota nelle regioni italiane del maggese, in cui gli animah di un numeroso gregge son tenuti in gruppi di 300-400 capi distinti per età e sesso e quindi per attitudini economiche: agnelli, primipare, madri lattaie, madri pregne, madri sterili e animah da ingrasso, montoni. L’organizzazione, dunque, del gregge albanese è semplicissima. Le cure di allevamento poi sono in armonia colle condizioni generali del sistema. Gh animah son sempre mantenuti all’aperto, raminghi come sono, non soltanto dal monte al piano, ma nel territorio di uno stesso eifhk. Niente ovdi, dunque, ma soltanto deboli steccati ove