09 è oggi sènza dubbio l’olio; le colline terziarie a settentrione e ad oriente della città sono rivestite di begli uliveti, forse i più estesi e rigo gliosi che noi abbiamo visto in Albania, e in città vi sono due o tré oleifici; tra ottobre e marzo la lavorazione delle ulive richiama qui parecchie centinaia di individui dal di fuori. Altre due industrie, ma di importanza soltanto locale, sono quelle dei vasi di argilla e del sale marino; le saline si trovano presso il litorale tra Yalona ed Arta e sono le più notevoli dell’Albania, insieme a quelle di Durazzo e di Cavaja. Tra i prodotti della regione circostante, il cui esito fa capo a Valona, si deve ricordare in prima linea il bitume, proveniente dalle miniere di Selenizza e Romsi, sfruttate da una società francese; esso è trasportato faticosamente a dorso di mulo, in grossi dischi, fino allo scalo, non essendo potuto intervenire finora un accordo tra il governo e la società concessionaria, per la costruzione, da questa richiesta, di una ferrovia a scartamento ridotto. Inoltre Yalona è lo sbocco naturale dei prodotti della Musakia inferiore, ossia della pianura tra la laguna di Arta e il Semeni, in parte coltivata (mais), in parte occupata da vasti pascoli: il mais, il formaggio, le pelli di capra, la lana, sono perciò gli altri più notevoli prodotti che alimentano il commercio locale ; formaggio e pelli si esportano anche in Italia e una concia di pelli si trova presso lo scalo. Sembra che da qualche tempo si faccia notevole anche la richiesta di bestiame vivo, capre e cavalli. Del resto l’hinterland commerciale di Valona è per ora assai limitato, poiché, al difuori della Musakia, non abbraccia se non le valli dellg, Sucizza e della Viossa inferiore prive di centri notevoli; anche con Berat le comunicazioni sono agevoli solo di estate, quando si effettuano per la via della pianura, mentre nell’mverno e durante lo piogge si fanno talora difficilissime. La zona costiera a nord di Valona ha ancora altri due centri abitati in permanenza: Arta,grosso villaggio ammucchiato di 400 o 500 ab., sull’orlo SW della laguna, in un’area che è asciutta solo di estate, mentre nella stagione piovosa è inondata e circondata dalle acque come un’isola, che un sottile argine rilevato congiunge allora alla terraferma; Svemeci più aSE, su un dosso collinoso prospettante la laguna, con 250-300 ab. tra greco-ortodossi e cutzovalacchi. Del resto, al di fuori di qualche altro insignificante gruppo di dimore, probabilmente temporanee, tutta la fascia propriamente litoranea tra Valona e Durazzo è oggi presso che deserta. II. La più vasta zona pianeggiante dell’Albania centrale è la Musakia, ossia la vasta pianura posta tra le colline di Malacastra e di Peshtan, il mare e il fiume Shcumbi. Le colline di Gurizza e di Ciocùt e il corso del Semeni la dividono in due parti: la settentrionale, o Musakia in-