48 di grani di color giallo carico, arrotondati all’estremità e di media grossezza. Di questa varietà abbiamo notato belle coltivazioni nel ciflik Hamze presso Tirana. II) Granturco tardivo a spiga lunga e grossa, con 12-14 file di granella gialle e appiattite. Ili) Granturco bianco tardivo che differisce dal precedente per il colore delle granella. Di regola la coltivazione del granone segue a sè stessa. E’ questa una pratica dell’agricoltura albanese che noi abbiamo stentato a credere. Temevamo che l’interprete non esprimesse esattamente il pensiero degli agricoltori quando, traducendo, ci diceva che in un terreno per 15 anni consecutivi si era coltivato granturco e che granturco si sarebbe messo in avvenire. Eppure era così, e ci siam dovuti arrendere all’evidenza, e adesso ci spieghiamo la pratica. Noi riteniamo che economicamente il sistema sia dovuto ai limitati scambi sociali: ogni famiglia produce i beni che le occorrono e quindi granturco che ne è gran parte; tecnicamente il sistema si regge per la bontà del terreno e perchè l’ordinamento dell’azienda non è limitato da nessuna essenziale condizione della produzione. Nemmeno l’alimentazione degli animali da lavoro fa sentire il suo peso, trovando essa un campo di soddisfazione più o meno sufficiente nelle annate ordinarie, nella vegetazione spontanea dei terreni incolti. Che la fertilità del terreno sia la condizione prima che consenta tal sistema è provato dal fatto che non tutto il terreno a granturco si concima. S’intende, tutti utilizzano, e non inutilmente, i concimi della azienda anche per il granturco; ma è pur vero che la parte maggiore della coltura si svolge senza il sussidio di ingrassi, eppure si produce granturco su granturco, esportando annualmente elevate quantità di elementi nutritivi dal terreno. Anche a computare su ima produzione media di 25 quintali di granella a ettaro e quintali 50 di paglia, annualmente si portano via: chilogrammi 64 di azoto; chilogrammi 33 di anidride fosforica; chilogrammi 91 di potassa. Ora una simile coltura non si può mantenere redditiva se il terreno non abbonda di elementi nutritivi. La fertilità dei terreni sempre coltivati a granturco è stata rivelata dall’analisi chimica. Il campione preso in Musakia in un ciflik di Humer Pascià si riferiva a un terreno che da 30 anni non riceveva concime per quanto sempre coltivato a granturco, e ha dato la seguente composizione: anidride fosforica, 1.70 per mille; ossido di potassio, 4.80 per mille; azoto totale, 1,44 per mille. Nei terreni poco fertili il sistema suddetto non si regge, e allora,