V. Cenni di Geologia applicata Queste brevi note non hanno la pietesa di una qualsiasi trattazione dell’argomento, ma furono compilate al solo scopo di fornire qualche dato di fatto che possa servire come punto di partenza a chi della regione avesse ad occuparsi con intento pratico. Crediamo anzitutto opportuno ricordare al lettore che la regione illustrata può dividersi (come s’è accennato a pag. 11) nelle seguenti zone: Una prima, pianeggiante, costiera, che si estende da San Giovanni di Medua a Ismi e poi da Durazzo per Cavaia e Arta fino a Valona; zona di età assai recente (Quaternario) e di natura prevalentemente fangoso-sabbiosa. Segue una zona collinesca che decorre da capo Ro-doni fin oltre Liusna e poi fino a Fieri, Valona e Canina. La natura di questa seconda zona è prevalentemente argillosa e sabbiosa (Terziario superiore). Sono dello stesso tipo anche le colline che dal capo Laghi si protendono verso sud fino ad Aidenitza e al fiume Semeni. Alla zona argilloso-sabbiosa di Rodoni-Liusna-Valona fa immediatamente seguito una terza fascia montuosa (Terziario medio e inferiore) dalla quale sorgono, e si elevano a guisa di cupole, delle masse di calcari puri del Cretaceo, spoglie di vegetazione. Fra tali masse ; ¡corderemo quella del Signa e quella del M. Tomori, entrambe nella regione di Berat. A questa zona succedono le catene d’alta montagna che. limitano, si può dire, dal lato interno, la regione da noi rilevata. Ciò premesso, le osservazioni di carattere applicativo che ci pare di poter esporre sono le seguenti: 1°) Dal punto di vista agricolo quasi tutta la regione attraversata può dare frutti molto superiori a quelli che oggidì sono ricavati dai coltivatori locali. Particolarmente favorevole allo sfruttamento agricolo è in primo luogo la vasta zona costiera, specialmente poi se convenienti opere idrauliche la metteranno al sicuro dalle periodiche inondazioni dei fiumi, alle quali oggi è soggetta, e la risaneranno dal flagello della malaria. Altra regione molto importante (e oggidì abbastanza bene coltivata) è l’ampia pianura che si estende a sud di Scutari. Vengono subito dopo per estensione la vallata dell’Ismi (Tirana), le vaste conche di Elbassan e di Berat, le vallate della Viossa e della Ianizza, che per il loro andamento pianeggiante e per essere, attraversate da grossi coisi d’acqua si presterebbero a lavori irriga-