64 e si ha perciò una fascia di costa piana, chiusa a sud dall’erta sporgenza di Capo Laghi (108 m.) che è l’ultimo sprone della isolata Malsija o Montagna di Cavaja (M. Bicerit 225 m.). A sud di questa comincia la uniforme costa piatta, acquitrinosa, orlata di lagune, estremamente malarica, che^si prolunga fino aValona. In essa sboccano, con foci divaganti, tre grossi fiumi, lo Shcumbi, il Semeni e la Viossa. Tra Shcumbi e Semeni è la grande laguna di Cravasta, che un lungo lido sottile, coperto di macchia e interrotto in un sol punto, separa dal mare; tra Semeni e Viossa la lagima di Soli in via di prosciugarsi; a sud della Viossa la maggior laguna di Arta, divisa dal mare a nord da un cordone con serie di dune, a sud da un allineamento di piccoli rilievi scendenti con fianchi ripidi sul mare e terminanti a C. Peschiera. La costa bassa, malarica, continua nella magnifica baia di Valona fino allo Scalo, e solo a sud si ha im tratto di costa erta, determinata dai ripidi sproni del M. Sascizza; erta e desolantemente nuda è anche tutta la costa dell’Acroceranno che chiude a ovest la baia, ma al fondo di questa, che ha più propriamente il nome di G. di Ducati, appare di nuovo una costa bassa con lagune, ove sbocca il F. di Ducati. Una costa così fatta poco si presta agli insediamenti umani; tuttavia, là dove si offrivano ripari naturali alle navi in un mare sin da tempi remoti tanto frequentato e formante la via naturale agli scambi fra le due penisole vicine, sorsero presto dei centri marittimi: così ai piedi dell’ultimo sprone del M. di Durazzo, che forma un porto per le navi antiche assai più sicuro die per le moderne, sorse Epidamno, poi Durazzo; nella magnifica baia di Valona, e precisamente nella parte più profonda di essa, sulla costa piana del G. di Ducati, che è certo il sito più favorevole, sorse Oricum; più tardi a piè di una breve collina tra la laguna di Arta e il mare, Aulon (1); infine, tra le foci assai vicine della Viossa, l’antico Aoos, e del Semeni (Apsos), entrambi certo accessibili alle navi antiche, presso la laguna di Soli, un tempo probabilmente assai meno interrata e più vasta che ora, o meglio sull’ultima larga groppa collinosa che la prospetta a ovest, in posizione dunque nel complesso assai favorevole e ben rispondente alle esigenze degli antichi centri marittimi, sorse Apo 1 Ioni a, nell’età greca il maggior scalo della nostra regione. Durazzo, in età preromanaEpidamno, in posizione ben difesa a piè della dorsale collinosa quasi isolata e perciò mal accessibile, che protegge l’approdo dai venti del nord, fu già certo sin da tempi antichissimi l’emporio marittimo principale per tutta la regione alle spalle, la più popolata (1) Sul sito dell’antica Aulon cfr. più avanti pag. 7-8.