94 fon grande sviluppo del rettangolo mediano quasi sempre doppio dell’anteriore o del posteriore che poco differiscono tra loro. La razza è tardiva al massimo grado: i giovani animali hanno una costituzione scheletrica meschinissima e talvolta completano lo sviluppo oltre il terzo anno di età. Nel mercato di Shijak abbiamo notato un giovane bovino delle apparenze di un vitello, il cui peso -vivo si stimava appena 70-80 chilogrammi ed era invece un giovenco di tre anni come mostravano i mediani di adulto. Ci si disse che nel vicino villaggio di Pikes, donde veniva l’animale, tutti i bovini sono di così tardivo sviluppo. I bovini buf;i,lini, che trovano anch’essi impiego per quanto limi-lato nell’agricoltura albanese, appartengono alla razza diffusa in Italia e nelle altre contrade d’Europa, ove è stato possibile il loro acclimatarsi. È inutile quindi descriverne i caratteri che sono quelh stessi che riscontriamo presso noi: solo diremo che mentre i nostri bufali hanno il mantello nero senza alcuna particolarità, fra i bufali albanesi abbastanza di frequente si vedono individui con la stella in fronte ovvero più o meno sfacciati. Il bianco si mostra anche in altre parti del corpo e noi abbiamo visti di tali animali con piedi balzani ed anche con nappo della coda bianco. II. — Funzioni economiche. I bovini taurini in Albania sono utilizzati per tutte e tre le loro fun zioni economiche: lavoro, carne e latte. Con la loro forza muscolare l’agricoltore eseguisce i lavori principali del terreno e ne mette in valore la potenza produttiva, così che può dirsi che essi costituiscono anche là uno dei fondamenti dell’agricoltura. Nel macello i bovini trovano l’estrema utilizzazione, ma in Albania non soltanto gli animali vecchi, inadatti al lavoro, vi si mandano, ma anche animali più o meno giovani. Ciò discende, ripetiamo, dalla piccola taglia di ogni capo che rende possibile il consumo in breve tempo nei piccoli paesi della carne di un animale abbattuto. Infine anche il latte costituisce uno scopo dell’alleva-menlo: nei pressi dei paesi come ad esempio vicino a Durazzo questo è scopo principale e le vacche tenute in stabulazione, in allevamenti di pochi capi, forniscono il latte all’abitato; in campagna è scopo secondario e il latte mescolato con quello degli ovini serve per la fabbricazione dei latticini. Parrebbe che i bovini albanesi siano animali a triplice attitudine; ma veramente qui non il numero delle utilizzazioni bisogna considerare ma il loro rendimento. Se l’agricoltore albanese nella sua misera e 111-