36 parte superiore mobile, imperniata alla estremità della precedente; questa parte è lunga quanto la prima e provvista di un manico, essa è larga 12-15 ceDtimetri e porta due sporgenze longitudinali, che cor- rispondono alle due scanalature della parte sottostante. Gli steli di lino, macerati e seccati, sono maciullati per mezzo di questa macchina in modo abbastanza perfetto. Per la pettinatura del lino, si usano dei pettini molto semplici di legno a denti in ferro; questi pettini sono lunghi 30-35 centimetri, portano tre serie di denti lunghi 13-15 cm. e si maneggiano tenendoli uno per mano. Per la ventilazione dei cereali, si fa uso in alcuni luoghi di ventilatori razionali. Nella tenuta di Hanze, presso Tirana, abbiamo trovato una seminatrice ad otto file, con annesso apparecchio per coprire i semi, ed una pressa per foraggio tipo Schulze e Krantz; la seminatrice però non si usa ed anche la pressa si usa pochissimo. Per l’esercizio della industria olearia si usano solitamente in Albania macchine e strumenti assolutamente primitivi: Il frantoio (fìg. 27) è costituito, generalmente, da una piattaforma in muratura larga metri 2.50 circa ed alta da terra centimetri 50 a 70; 1 a superficie di questa piattaforma è piana nel mezzo ed inclinata alla periferia, oppure è tutta piana e limitata da un bordo rialzato di 30-35 cm.; nel centro di questa piattaforma trovasi un perno in legno cui è collegata una ruota verticale di pietra portante un lungo asse di legno, che consente di far girare la ruota a trazione diretta (altre volte invece l’asse è unito al perno); questa ruota, che serve da macello per la macinazione delle olive, ha un diametro variabile fra metri 0.70 ad 1, ed ha uno spessore di 20-30 centimetri; a volte, per mezzo di un congegno semplicissimo, la ruota può essere mantenuta più o meno alta per regolare meglio lo schiacciamento delle olive. B Sezione A.B. R = 1:20 Fig. 26. — Maciulla per lino (in uso a Valona).