116 Capitolo IX. Il capitale bestiame. Non sarà inutile ai fini del nostro studio la determinazione del valore che assume in un podere albanese il capitale bestiame. Sarà così posta meglio in evidenza la sua importanza e dimostrata in maniera positiva e non soltanto intuitiva, quale parte notevole abbia esso nella produzione rurale. A tanto noi arriveremo esaminando casi concreti, prendendo le mosse cioè dai dati reali di poderi esaminati. Il contadino Dobroz del ciflik BUonj coltiva annualmente circa 15 ettari di terreno. La sua famiglia è composta di 15 persone di cui tre lavoratori e gli animali che possiede sono 24 bovini, 3 cavalli, 30 capre per un valore complessivo di circa L. 3600 in ragione cioè di L. 240 ad ettaro. Una povera famiglia colonica di Essad Pascià composta di 6 persone di cui soltanto due lavoratori, coltiva annualmente circa 8 ettari. Essa possiede 4 bovini e 30 pecore per un valore complessivo di L. 1000 pari a L. 125 ad ettaro. In Musakia col benessere delle famiglie coloniche aumenta il capitale bestiame dei poderi. Una famiglia musulmana di Humer Pascià di 33 persone di cui 6 lavoratori coltiva 16 ettari e possiede 10 bovini taurini, 3 bovini bufalini, 100 pecore e 2 equini, per un valore complessivo di circa L. 3575 pari a L. 220 a ettara. Un’altra famiglia dello stesso Pascià maggiormente dedicata all’allevamento degh animali e costituita da 30 persone di cui 5 lavoratori, coltiva circa 12 ettari e possiede 10 bovini, 2 bufali, 150 pecore e parecchi equini per un complessivo valore di circa L. 4300 pari a L. 350 a ettaro. Come si vede dunque gli estremi non sono molto vicini, ma noi in media possiamo ammettere che il capitale bestiame sia circa L. 250 per ettaro coltivato, relazione notevole in una agricoltura che per fare a meno di riserve di mangini, di fertilizzanti, di macchine e di strumenti, ha pochi capitali agrari. E se nel sistema estensivo, nella rotazione triennale a base di maggese e riposo, si calcola il capitale di esercizio pari a L. 100-120 per ettaro di podere e quindi a circa L. 300-360 per ettaro coltivato, non si può certamente computare su ima somma maggiore pel podere albanese, e quindi è posta in evidenza l’importanza del capitale bestiame nella costituzione del capitale di esercizio.