17 viene sempre ricoperto regolarmente dal calcare a E udiste, il quale si presenta in grossi banchi di color grigio o bianco, con struttura sub-oolitica o subsaccaroide, talvolta anche brecciata; il calcare a E udiste si riconosce facilmente anche da lungi sia per la completa mancanza di ogni vegetazione arborea che caratterizza le sue aree d’affioramento, sia per le singolari forme di degradazione meteorica, accompagnate normalmente dalla ben nota terra rossa. Il calcare a Eudiste è ricoperto poi a sua volta direttamente dal Flysch, il quale potrebbe appartenere in piccola parte ancora al Cretaceo, come è noto per alcune regioni non molto lontane. Non di rado tra il calcare a Eudiste e il Flysch si osservano dei calcari scagliosi che costituiscono una specie di formazione di passaggio; ciò si riscontra molto bene discendendo da Signa in direzione di Berat. Il calcare a Eudiste albanese ha un aspetto identico a quello classico del Veneto orientale e del Carso; del resto il Martelli constatò già la presenza di alcune specie di Ip-puriti e anche noi ebbimo parecchie volte occasione di segnalare numerosi frammenti di coralli e di rudiste in diverse località. Gli affioramenti cretacei formano molto spesso dei magnifici ellissoidi che sporgono a guisa di cupole allungate dai terreni del Flysch, come si osserva in modo particolare nella regione di Berat (M. di Signa, Tomori, ecc.). Il Cretaceo è inoltre assai largamente sviluppato nella catena di Kroia-Elbassan, oltreché in quella jonica che termina al Capo Linguetta. L’isola di Saseno, che è una diretta continuazione orografica del Capo Linguetta, è pure costituita in buona parte di terreni cretacei. Eocene ed Oligocene. Il Terziario inferiore nella regione da noi percorsa assume costante-mente la facies di Flysch, il quale in generale raggiunge una potenza assai considerevole. Per centinaia di metri si ha sempre la regolarissima alternanza di calcari arenacei bruni e di marne scure; talvolta però si osservano intercalazioni di grossi banchi calcarei con Nullipore, Pecten, ecc.; nella parte più elevata del Flysch sono frequenti poi delle intercalazioni di potenti banchi di arenaria bruna, che localmente assume una caratteristica alterazione cipollare. Il Flysch avvolge gli affioramenti cretacei già ricordati di Signa, Berat e Tomori; è messo a giorno, attraverso terreni neogenici, nella selvaggia catena collinesca tagliata dalla gola dello Scumbi e affiora in una lunga zona nei monti tra Elbassan Kroia e Alessio. 2