118 i casi a una più abbondante e regolata alimentazione e alla importantissima funzione di riproduzione. L’importanza dei ricoveri, che sottraggono gli animali dai rigori dello stagioni è evidente, come evidenti sono i buoni effetti del governo della mano, sempre quando si possa dare, ciò che è impossibile negli allevamenti estesi dei ciflik. Ancor più evidente è l’importanza di ima buona e regolata alimentazione che sottrae gli animali dalle vicende di penuria e abbondanza annuali. Le riserve foraggere non dovrebbero mancare neanche per gli allevamenti bradi, ed esse se costituite di fieno di prati artificiali o naturali, seminati in seguito ad ammendamenti del terreno, così che sia possibile lo sviluppo di una conveniente proporzione di leguminose, sarebbero utilissime, anche per una più armonica somministrazione di elementi nutritivi. Abbiamo nelle prime pagine rilevato la particolarità dei terreni albanesi di essere privi o quasi di calcare, la qual cosa porta una limitatissima proporzione di leguminose nei fieni : ora noi pensiamo che potrebbe essere utile il promuovere negli appezzamenti che debbono dare le riserve una più ricca vegetazione di leguminose, e utile sarebbe la somministrazione di tali riserve ai cavalli durante la stagione di penuria. Senza dubbio la statura della razza a lungo andare se ne avvantaggerebbe. Una potente leva di miglioramento è contenuta nella funzione di riproduzione. La selezione darebbe indubbiamente i suoi buoni frutti, e veramente prendendo le mosse da quei soggetti di belle forme, che come si è rilevato nelle pagine precedenti, non mancano, si può di gran lunga migliorare la razza. E perchè di questo progresso si possano esaminare le tracce, ed esso sia indirizzato alla maggiore utilità, potrebbero i ricchi proprietari che conducono allevamenti per conto proprio, istituire dei libri genealogici. Più rapido sarebbe il progresso mercè l’incrocio, che da qualcuno è stato anche tentato. Essad Pascià infatti ci informo che nella zona ove si stende il suo ciflik Rethi im proprietario aveva conseguiti ottimi risultali incrociando la razza albanese con quella magiara. Veramente non abbiamo potuto sapere con quale razza magiara fosse stato fatto l’incrocio, ma noi riteniamo razionale il tentativo, giacché le razze magiare son mesomorfe e quindi mentre rendono più belle e armoniche le forme del cavallo albanese, non ne alterano il tipo, che a nostro avviso è quello adatto alla Regione. Questo concetto non dovrebbe smarrirsi nel tentare la via dell’incrocio: in Albania occorre mantenere il tipo mesomorfo, e tenendo presente l’origine della razza, quale a noi è parso in certo modo interpe-trare, riteniamo che un vero miglioramento si può sperare dal sangue arabo.