110 Il suddetto rapporto tra bovini da lavoro e terreno è inoltre in intima connessione con la costituzione delle famiglie coloniche, nè si può a cuor leggiero alterare, ad esempio, anticipando l’epoca dei lavori così da preparare una maggiore estensione di terreno. Così facendo non soltanto si prolungherebbe la semina oltre il tempo conveniente, non soltanto si rinunzierebbe a utilizzare dell’erba per quanto piccola cosa sia, ma si verrebbero ad accrescere i lavori colturali manuali in maniera che non potrebbero essere sopportati dalla famiglia colonica. Ritorniamo adesso all’allevamento. Non mancano casi in cui il bestiame è mantenuto durante la notte al riparo. Ciò abbiamo visto nel ciflik Rethi di Essad^Pascià, altrove nei dintorni di Durazzo e in Musakia presso qualche colono di Humer Pascià che aveva destinato per ricovero una capanna dal tetto rivestito di cannucce e dalle pareti di traliccio di vimini rivestito con intonaco di terra e sterco bovino. Queste però rappresentano le cure di un allevamento in certo modo accurato: ma quasi generalmente in tutta l’Albania visitata i bovini se non sono tenuti al riparo, sono però tenuti durante la notte e in certe ore del giorno in recinti nei pressi della casa colonica. Quando son condotti al pascolo, sia in quello comune a tutti i coloni, sia in quello riservato a un podere, son sempre custoditi da persona della famiglia colonica. H governo della mano è sconosciuto, e sconosciute sono le buone regole di riproduzione. L’allevatore albanese pare non sia accessibile neppure a quel concetto chiaro da per sè che da buoni genitori si ottengono buoni prodotti. La selezione è affatto sconosciuta, la scelta del maschio non è affatto eseguita, e ciò è prova di quanto sia rudimentale la industria del bestiame. La riproduzione avviene naturalmente senza guida dell’uomo, in campagna, fra gli animali di uno o più gruppi che sono al pascolo, e il primo torello di belle o rachitiche forme che ne abbia il destro salta le femmine in calore. Ciò dà ragione del fatto innanzi rilevato che i bovini albanesi non costituiscono un tipo completo. Insufficiente l’elezione naturale, nulla quella artificiale, le forme non possono purificarsi, e la direzione delle corna e la particolarità del mantello, che altrove sono caratteri di razza, in Albania sono di un’estrema variabilità. L’utilizzazione dell’allevamento bovino consiste nel fornire la azienda di animati motori, e a tale scopo i maschi di 2 anni e mezzo a 3 si castrano per destinarli al lavoro, mentre gli animali vecchi, od anche giovani in soprannumero si vendono. Un bovino adulto si può vendere da 100 a 150 lire italiane. Anche per il latte i bovini sono utilizzati come si è detto innanzi.