III. — Ovini. Per le capre non crediamo che ci sia via migliore da seguire che quella della selezione intesa a migliorare la conformazione e ad aumentare la produzione del latte che è la funzione economica preponderante. Per le pecore invece il problema è molto più complesso perchè non hanno una funzione preponderante; il consumo della carne è l’estrema utilizzazione e le altre due sono importanti in ugual grado, la produzione del latte cioè e quella della lana. Abbiamo già notato che negli ovini arietini albanesi se si nota una certa precocità, ben deboli invece sono tutte e tre le attitudini; peso poco elevato, limitato sviluppo delle migliori masse muscolari, debole produzione di latte, qualità scadente e anche poca resa di lana. Ora a rialzare e migliorare tutte e tre le utilizzazioni deve mirare l’opera dell'allevatore e riteniamo che finché non sarà conseguito un miglioramento nei pascoh la via più sicura sia quella della selezione, alla quale dovrebbe essere richiamata l’attenzione degli agricoltori con la divulgazione di semplici e chiare norme. Alla selezione dovrebbero far complemento più attente cure di allevamento e anche qui dobbiamo ripeterci suggerendo la costruzione di ripari, sia pure rustici nei luoghi ove le gregge vanno a svernare e dove si soffre il freddo in ispecie nelle vallato. Saranno non veri ovili ma anche capanne di paglia con pareti di traliccio intonacate di terra, ma esse son sufficienti per sottrarre gli animali alle intemperie che tanto influiscono sullo sviluppo organico e quindi sulle funzioni economiche. Nelle gregge che si trovano nelle mighori condizioni di allevamento potrebbe tentarsi anche l’incrocio con razze di maggiore sviluppo e di maggiore produzione di latte e anche di migliore produzione di lana, e precisamente lana per filati; ma mettendo da parte le razze scelte che in Albania troverebbero un ambiente tutt’affatto differente da quello ove furono prodotte, noi riteniamo che convenga preferire ima razza che a una conveniente dose di pregi accoppi una certa attitudine a adattarsi a un allevamento poco accurato. E forse, noi pensiamo, la razza di Puglia potrebbe fare buona prova. IV. — Suini e animali da cortile. Niente diciamo intorno al miglioramento di questi animali, giacché l’allevamento suino è proprio sporadico e gli animali da cortile perdono di importanza in una agricoltura così bambina come quella albanese in cui c’è tutto da fare.