30 Il lino si semina a settembre sopra terreno lavorato; si copre il seme coll’aratro e si impiegano 180 a 200 chilogrammi di seme ad ettara. Il tabacco si semina a marzo, in semenzaio formato sopra letto caldo in cui trovansi 12-15 cm. di stallatico pecorino: si proteggono le piantine in semenzaio mediante fascine spinose od anche mediante stuoie quando vi è pericolo di brine; il trapianto a dimora si fa a maggio, sopra terreno lavorato come per il mais. Per quanto riguarda gli ortaggi si osserva: che le cipolle si moltiplicano per bulbilli, che solitamente provengono da Scutari, ove si ottengono per seme in appositi semenzai, i bulbilli si piantano a febbraio su terreno lavorato a mano; le bamie si moltiplicano per seme mettendo 2-3 semi per buchetta, le buchette sono allineate in file distanti fra loro metri 0.60-0.70 ed a metri 0.25 sulla fila, la semina si fa ad aprile; i cavoli, i pomodori, i peperoni, le melanzane, ecc. si moltiplicano come da noi. Le piante arboree si moltiplicano in vario modo: Gli ulivi, si moltiplicano solitamente per polloni e per ovoli, prevale però il primo sistema e si impiegano polloni grossi, di circa 5 centimetri di diametro, che si staccano dal pedale dell’ ulivo con parte della radice. Quando gli ulivi sono decrepiti si tagliano al piede e si allevano 3-4 polloni dei quali, uno è destinato a sostituire la pianta tagliata e gli altri servono ad ottenere nuove piante. L’ulivo non si moltiplica mai per seme, si conosce invece in Albania la moltiplicazione per innesto che si pratica sugli olivastri; l’innesto usato (fig. 20) è quello a gemma ad intarsio: il soggetto si prepara asportando un rettangolo di corteccia di centimetri 3 x 2, e la marza si prepara, toghendo un anello di corteccia alto 3 centimetri, da un rametto di un centimetro di diametro e portante una gemma nel mezzo; questa marza viene applicata sulla ferita del soggetto eliminando la corteccia eccedente e si lega; questa forma di innesto, che n m R = 1:20 Fig. 20. — Innesto dell’ulivo.