84 dalla visita dei luoghi, e cioè che l’Albania è discretamente fornita di equini, più ancora fornita di bovini, considerati per numero di capi e non per peso, e infine ricca di ovini che costituiscono un cospicuo capitale con cui gli albanesi sfruttano la loro terra. Capitolo III. Equini. I. — Caratteri etnici. Il cavallo albanese è di piccole forme. Ciò è in armonia colla produzione foraggera della Regione e colla sua configurazione. La taglia da un minimo di poco più di un metro non va mai oltre metri 1.40. Il mantello più diffuso è il baio, ma abbastanza frequente sono il sauro e il grigio, quest’ultimo specialmente negli allevamenti della Musakia. Le forme non sono distinte: nè potrebbe essere diversamente, data la trascuratezza in cui si svolge l’allevamento, se allevamento può dirsi quello del cavallo i cui riproduttori generalmente vivono all’aperto e si riproducono liberamente senza che l’uomo intervenga a regolare in alcun modo questa funzione che tanta importanza ha pel conseguimento e la conservazione del miglioramento di una razza. La testa è pesante, più o meno grassa e a profilo rettilineo, orecchie piccole anzi che no e sbarrate, arcata orbitaria sporgente, occhi non molto vivaci, narici ampie, ganasce molto sviluppate, canale ampio e ricco di peli; collo di giusta lunghezza e di forma piramidale, ciuffo e criniera abbastanza folti e a crini grossolani, garrese alto, linea dorsale diritta, groppa molto inclinata, coda di giusta lunghezza e con crini grossolani. La lunghezza del tronco suole essere uguale all’altezza del garrese, il petto è di giusta larghezza, la spalla diritta, il torace profondo, ampia la groppa. Gli arti son robusti e gli appiombi non sono generalmente molto difettosi; di frequente si nota la deviazione dei garretti verso l’interno. Riportiamo tre fotografie di cavalli albanesi: i primi due sono cavalli comuni destinati ai trasporti in servizio di aziende rurali, il terzo, che presenta forme migliori, è unt> stallone di proprietà di Gemil Bej Ylora di Yalona che- lo mantiene sul suo latifondo Mifoli. A vero dire tra tante forme comuni, qualche individuo di una certa distinzione si nota. La figura numero 7 ritrae una cavalla al pascolo in Musakia presso Fieri, che notammo con compiacenza: la regolare linea dorsale, la groppa elevata ed ampia, gli arti distinti e di regolari